Misticismo, spiritualità, atmosfera onirica e storicità: gli elementi de “Il crepuscolo degli dei”, l’ultimo cortometraggio dei fratelli registi Francesco e Gianmarco Latilla, è già tutto condensato in un’introduzione che promette di tenere il pubblico incollato allo schermo. È quanto auspicano gli autori che lanceranno ufficialmente il loro ultimo lavoro domenica 18 luglio al Castello Caetani con una doppia proiezione, alle 20:30 e alle 22:00. L’ingresso è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria (3290723152).
La pellicola, un docu-corto che racconta secondo una nuova chiave le meraviglie storico-culturali della città di Fondi, è permeata da un’atmosfera onirica; il protagonista è uno spirito, l’anima stessa del borgo, che di notte vaga tra i vicoli e le piazze, intrufolandosi tra un monumento e l’altro per mostrare ai posteri la bellezza sopravvissuta nei secoli.
«Il progetto – ricostruisce Gianmarco Latilla – nasce dal Museo Civico archeologico di Fondi, in collaborazione con il Comune di Fondi, la Regione Lazio e il patrocinio del ministero dei Beni Culturali, allo scopo di narrare (e mostrare) quella che un tempo, alla corte della principessa Giulia Gonzaga, venne definita la “piccola Atene”». Girato nel febbraio 2020, “Il crepuscolo degli dei” è una chiara dimostrazione d’affetto dei due fratelli alla loro terra, un atto d’amore verso le bellezze che abitano l’antico borgo, tra chiese, terme romane e palazzi reali. Faro della narrazione la sontuosità e l’imponenza del Castello.
Francesco Latilla, oltre ad aver curato la sceneggiatura e la regia insieme al fratello, è anche il protagonista del cortometraggio: la sua interpretazione rappresenta lo specchio in cui si riflette la città. Realtà e riflesso si sovrappongono fino ad identificarsi e così, nella narrazione, il personaggio principale, il fantasma di Fondi, finisce per coincidere con la città stessa.
«Per realizzare quest’opera – raccontano i fratelli Latilla – abbiamo scelto come punto di riferimento “Arca russa”, il capolavoro del genio Aleksandr Sokurov. Dobbiamo senz’altro ringraziare il nostro mentore, il maestro Lino Capolicchio, per averci mostrato quel film tempo addietro. A distanza di anni, e qui il pensiero corre alla sincronicità junghiana memoria, i ricordi, gli insegnamenti e le impressioni generate dalla visione di un grande classico sono riaffiorate fornendoci lo spunto da cui partire per il nostro corto».
La serata è organizzata dal Comune di Fondi, in collaborazione con La Cinearte Produzioni ed in partnership con il Rotaract-Club Terracina/Fondi – distretto 2080.
«Se possiamo considerare Fondi una città di cultura – commentano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore Vincenzo Carnevale – è anche grazie a giovani talenti come i fratelli Latilla che con passione ed entusiasmo si mettono in gioco dando vita a lavori di rara intensità. Il valore raddoppia se all’estro artistico si somma l’amore per la propria città e la promozione del territorio. L’evento si inserisce appieno nello spirito del programma di appuntamenti estivi denominato “Fondi RestArt che non è solo musica e spettacolo ma anche letteratura, narrativa e cinema. Partire dall’arte, insomma, per rimettere in moto il turismo, rivitalizzare il centro storico e dare nuovo impulso all’economia».