FORMIA – “Come una richiesta di accertamento presentata via Pec al Comune di Formia possa divenire ragione per una pretesa di scuse, stupirebbe altrove, come sorprende parimenti sia giunta ad altro candidato Sindaco della città, ma evidentemente non a Formia e tant’è, eravamo preparati a qualsiasi evenienza, anche a spiegare pedissequamente la nostra azione a chi non ne ha colto contorni ed essenza”. Inizia così una nota congiunta a firma di “Un’altra città” e Movimento cinque stelle che sostengono la candidatura di Paola Villa a Sindaco della città di Formia con la quale intendono definire i contorni della vicenda denunciata dal candidato Amato La Mura dal loro punto di vista.
“Nei giorni scorsi, in via Palazzo – si legge ancora – abbiamo preso visione dell’affissione di alcuni manifesti elettorali su un muro nei pressi della Scuola Mattej. Non ritenendo quella superficie adatta a un’affissione elettorale, come ci hanno segnalato molti cittadini e come ha poi formalmente ammesso lo stesso Comune che nella sua risposta ci ha descritto quello spazio non come ‘dedicato’ bensì ‘abitualmente adibito’, abbiamo chiesto all’Ente preposto di verificarne la liceità. A risponderci sono stati il Segretario Generale, il Settore della Polizia Locale e il Settore Economico Finanziario e Entrate: il primo ha escluso ogni violazione di legge, ma ha anche avvertito, senza alcun motivo, uno dei protagonisti di quelle affissioni contribuendo, bontà sua, a svegliare una campagna elettorale ancora ferma; il secondo ha inteso rassicurarci sulla correttezza normativa macchiandosi però di un errore da penna rossa ove afferma la ‘sostituzione’ della Legge da noi menzionata, tralasciando che la ‘sostituzione’ del contenuto della norma non ne comporta l’ ‘abolizione’, il terzo ha precisato che quel muro di Via Palazzo è ‘abitualmente destinato alle affissioni a pagamento da parte dell’Ente’ e che ‘i manifesti non riportano segni di autorizzazione in quanto affissi direttamente da personale dipendente dell’Ente’ ”.
E concludono: “Di tutto ciò a sorprenderci maggiormente, e destarci un certo sconcerto, non avendo mai menzionato uno dei ‘protagonisti’ delle affissioni se non inviando la foto che chiedevamo di verificare, è che l’Ente informi della nostra richiesta di verifica il candidato Sindaco che poche ore dopo denuncia in modo strampalato il fatto come un attacco personale invocando scuse, minacciando querele ecc. ecc. Senza dilungarci, vogliamo rassicurare i cittadini, gli altri Candidati Sindaco, e qualora desideri anche il Comune, che in assenza di spazi riconoscibili deputati alle affissioni, continueremo sempre e comunque, ove riterremo che lo spazio individuato non sia consono a quella che sfidiamo a sostenere non sia propaganda elettorale, a chiedere una verifica perché, senza permetterci di accusare chi per assenza di tali spazi è costretto ad ‘arrangiarsi’, affiggere manifesti dove ‘abitualmente’ avviene, non riteniamo sia all’altezza della nostra Città”.