FORMIA – Si è svolto ieri, presso la sede del Parco Naturale dei Monti Aurunci, l’incontro chiesto dal candidato a Sindaco di Formia Luca Magliozzi al Direttore Giorgio De Marchis con l’intento di ribadire la centralità del Parco nell’ambito della tutela delle bellezze naturali, il contrasto all’abusivismo edilizio della montagna e il ruolo chiave in ambito di turismo montano e conservazione della sentieristica.
“Argomento centrale dell’incontro – spiega una nota a margine a firma del candidato Magliozzi – è stata la presentazione, da parte del Direttore, del Piano del parco attualmente in commissione ambiente della Regione Lazio, uno strumento fondamentale capace di riannettere nel perimetro dell’Ente aree di pregio escluse in precedenza e destinate alla caccia. Un provvedimento, un’operazione importantissima, che vede rettificare la ‘follia amministrativa’ che vedeva il borgo di Maranola ed il suo abitato rientrare nel perimetro dell’area protetta con tutte le implicazioni che tale riconoscimento comporta quali, ad esempio, il rilascio di un nulla osta da parte dell’ente parco per banali e semplici pratiche in materia edilizia. Un piano importante e fondamentale che prevede anche la destinazione di aree, tramite procedura di zonizzazione, ad attività ricettive ed eventi: camping e B&B ma anche spazi per spettacoli in armonia con il contesto”.
“Il parco, come più volte sottolineato dal candidato durante l’incontro, è la vetrina più importante del turismo montano che non è solo natura ma anche storia, cultura e tradizioni. L’eremo di San Michele e la statua del Cristo Redentore – spiega ancora – sono infatti da anni i veri e propri simboli del parco, raggiungibili attraverso un sentiero che li collega al vicino rifugio Pornito. Un sentiero oggetto di studio condotto in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli al fine di identificare, prevenire e intervenire sulle principali tipologie di dissesto che lo caratterizzano e che, da rassicurazioni del Direttore De Marchis, sarà condiviso con Comune di Formia e comunità montana. Non solo dissesto e interventi strutturali ma anche progetti ambizioso come “La Via degli Aurunci”, un itinerario che collegherà tutti i rifugi a partire dal Comune di Pico fino a quello di Esperia e che avrà il suo tratto più suggestivo nel territorio di Formia con i rifugi di Acquaviva e Pornito, di competenza della comunità montana. Progettualità che potranno decollare anche grazie ad un serio e concreto piano di prevenzioni degli incendi con strumenti innovativi quali droni e sensori di temperatura in aggiunta al presidio di pronto intervento. Interventi essenziali a sostegno di un tema molto caro ai cittadini formiani che vedono la loro montagna bruciare ogni estate”.
E conclude: “Spunti interessanti sono stati altresì due operazioni in cantiere: l’apertura di una sede operativa del Parco nel borgo di Maranola con annesso polo museale e lo sviluppo del turismo enogastronomico grazie all’affermazione a livello regionale del marchio Natura in Campo, in collaborazione anche con l’Ass. regionale Enrica Onorati, capace di tutelare e promuovere la qualità di prodotti tipici del nostro territorio: la salsiccia di Maranola, il miele degli aurunci e i prodotti lattiero-caseari. Il Palazzo Ruggero nel Borgo di Maranola, di proprietà del comune e già oggetto di attività di messa in sicurezza con contributi regionali, potrebbe essere il luogo ideale a tale scopo e la sede formale di un tavolo permanente di dialogo tra comunità montana, Comune di Formia e Parco degli Aurunci al fine di monitorare e attivare interventi di urgenza nei diversi ambiti: tutela ambientale, sentieristica e promozione turistica. Formia deve tornare ad essere il comune capofila dell’intero comprensorio e può farlo solo se è capace di instaurare collaborazioni con i principali Enti preposti”.