FONDI – La conferma è arrivata direttamente dall’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato: è stato dichiarato zona gialla il camping Sant’Anastasia, in località Salto di Fondi, la struttura in cui è stata accertata la presenza di un cluster epidemiologico dopo la positività di alcuni ospiti, la gran parte giovani. La zona gialla istituzionalizzata dalla Regione Lazio era stata di fatto anticipata dal sindaco di Fondi Beniamino Maschietto che, su richiesta del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Latina, ha emanato un’ordinanza che ha fissato una serie di obblighi e divieti. Il provvedimento sindacale non impedisce di entrare nel camping ma impone lo stop a tutte le attività, la chiusura delle piscine e l’obbligo di mascherina anche all’aperto.
Questa mini bolla resa esecurtiva lungo uno dei tratti più rinomati e frequentati del litorale pontino scaturisce non tanto dalle positività al Covid accertate – ai 9 ragazzi iniziali si sono aggiunti sei loro familiari contagiati al loro ritorno a casa – quanto dalle difficoltà dell’Asl di sottoporre la gran parte dei presenti – 247 su 610 tra turisti e dipendenti – ai test rapidi e ai tamponi. Per l’Asl il problema è serio ed in quest’ottica per superare l’ostacolo incontrato ha disposto la quarantena per 63 tra ospiti e dipendenti del camping, ora obbligati a sottoporsi ai tamponi molecolari.
Che ci sia bisogno di una maggiore collaborazione per spegnere il focolaio all’interno del campeggio Sant’Anastasia la richiesta è stata rinnovata dall’assessore alla sanità Alessio D’Amato: bisogna aiutare gli operatori Asl a realizzare e completare il tracciamento. La giornata chiave sarà quella di lunedì quando inizierà uno screening di massa che riguarderà non solo i pazienti in quarantena ma tutti i presenti nella struttura. E lunedì dovrebbero essere resi noti dall’istituto “Spallanzani” di Roma i risultati dei tamponi svolti ai ragazzi che, risultati positivi, sono stati isolati – come detto – all’interno di un’ala del campeggio del Salto