Formia – Cornicelli rossi, dicono che portino fortuna. Per quel bambino, dall’età apparente di 8 o 9 anni, che ruota attorno alla fontana della Villa comunale, sono, insieme agli accendini ed ai fazzolettini, l’unica ragione del suo soggiorno “turistico” a Formia. Prima di lui un signore di mezza età, forse il papà, chissà, si è aggirato tra le panchine con un radiolone ad alto volume ed ha distribuito sorrisi. Terminata quella colonna sonora strappalacrime, ora tocca al minorenne guadagnarsi la granita. Calzoni corti e maglietta rossa, un paio di sandali aperti, parte con slancio verso tre ragazzine sedute al tavolino del bar, poi si sgola verso le mamme con il passeggino e le signore con il cane. “Un euro, un euro!” – continua ad implorare, finché un paio di anziani si commuovono e gli allungano qualche centesimo. Dietro di lui, compiaciuta, una signora anziana con altri accendini, il libro dei tatuaggi, ed un’ampia sporta, lo aspetta ai bordi della fontana, per consumare insieme le due granite appena guadagnate.
Formia / Bambino costretto all’accattonaggio nella villa comunale
