FONDI – Perché si diventa bianchi di paura? Gialli d’invidia o verdi di rabbia? Se ne parlerà, in un approfondimento sospeso tra arte e dermatologia il prossimo martedì 10 agosto a Palazzo Caetani dove si terrà un convegno intitolato “I colori sulla pelle”. Il seminario, organizzato nell’ambito della prima “Biennale Internazionale d’Arte di Fondi” che si concluderà il prossimo 29 agosto, avrà inizio alle 17:30 e sarà moderato da Yvonne Gandini, anche direttore artistico dell’evento che ha richiamato in città importanti opere provenienti da tutto il mondo. A relazionare sull’argomento saranno il dermatologo Massimo Papi e la docente nonché musicArTerapeuta Roberta Recchia che tratteranno il tema della cromia cutanea sotto punti di vista diversi ma complementari.
Si tratta di uno dei numerosi approfondimenti organizzati nell’ambito del ricco programma messo a punto dall’ufficio di presidenza della Biennale composto, oltre che dal presidente e critico internazionale Mario Salvo e dal direttore artistico Yvonne Gandini, anche dalla coordinatrice Fabiola Lauretti e dalla manager delle pubbliche relazioni Rita Di Fazio.
“La pelle – spiega Papi, ideatore del progetto Dermart che unisce la scienza all’arte visuale – è l’organo più esteso, ma anche il più coinvolto nell’espressione di disturbi interni e del nostro mondo emotivo. Diventare bianchi di paura, gialli d’invidia, rossi di rabbia, basta a darci un’idea di quanto siano importanti “I colori sulla pelle”, gli stessi che consentono ai dermatologi di individuare specifiche malattie cutanee. La cute, carta d’identità della nostra salute biologica e psichica, ha un suo colore individuale, cambia aspetto a seconda degli stati d’animo, degli ideali di bellezza, dei piaceri estetici di moda, delle malattie e della personale igiene di vita. Nella storia della pittura i colori attribuiti alla pelle (incarnato), hanno reso famose molte opere e riprodotto sfumature e disegni che vediamo tutti i giorni sulla nostra e sulla cute degli altri”.
“Il discorso – aggiunge Roberta Recchia – verterà sulla centralità del corpo e della pelle, spaziando dal tatto al contatto umano, dall’arte all’arte di vivere propria a ciascun essere. Un excursus psicologico e artistico, dunque, ma anche un invito alla riflessione sul concetto di identità, sulle dinamiche del desiderio e sulle le tracce che da sempre gli individui lasciano di sé”.
“Un ringraziamento particolare – conclude Yvonne Gandini – va al sindaco di Fondi Beniamino Maschietto per la grande disponibilità, il supporto, l’attenzione e la grande umanità. Sembra poco ma – aggiunge – mi è capitato spesso di organizzare grandi eventi in altri comuni e questa collaborazione tra amministrazione e associazioni è tutt’altro che scontata. Invitiamo artisti, esperti e anche semplici appassionati a partecipare numerosi a questo interessante convegno che affronterà il tema dei colori della pelle nell’arte, nell’attualità ma anche nella storia”.
Yvonne Maria Teresa Gandini è dottoressa in scienze riabilitative ed esperta in comunicazione e gestione delle risorse umane; già docente dell’Università Sapienza di Roma e fondatrice del movimento artistico “Il Rivelismo”, partecipa alla biennale, non solo in qualità di direttore artistico, ma anche come espositrice con una personale visitabile a Palazzo Caetani. Presso la stessa location è possibile ammirare anche la personale del presidente Mario Salvo.