ITRI – Promessa mantenuta. A due mesi e mezzo dalla clamorosa e non ancora motivata mozione di sfiducia l’avvocato Antonio Fargiorgio ha deciso di ricandidarsi a sindaco alle elezioni amministrative del comune di Itri in programma il 3 ed il 4 ottobre prossimi. La notizia ora era di dominio pubblico ed il diretto interessato non ne aveva mai fatto mistero quando era stato direttamente interpellato dai tanti cittadini (e cronisti) che gli chiedevano lumi sulle sue decisioni politico-elettorali. L’ex sindaco aveva parlato di “specialisti inquinatori di pozzi” che avevano scommesso su una sua clamorosa volontà di evitare il confronto elettorale ricandidandosi. E invece l’ex sindaco di Itri sarà della partita insieme ad altri due ex primi cittadino che l’hanno preceduto: Giovanni Agresti alla testa di un contenitore civico monopolizzato dalla presenza di candidati di Forza Italia (anche se l’accordo elettorale attende ancora una ratifica anche in prospettiva di un eventuale successo nel voto amministrativo), della Lega e di Fratelli d’Italia e Giuseppe De Santis, punto di riferimento della civica “Obiettivo comune per Itri”, del Movimento Cinque Stelle e, ultimo, in ordine di tempo, del Partito Democratico
Dopo la vittoriosa esperienza nel 2016 alla testa di “Itri Prima di tutto” l’avvocato Fargiorgio sarà sostenuto da un’altra civica, il cui nome, “Itri Facciamo futuro”. Sintetizza, o almeno, appieno la volontà di dare in maniera collegiale una continuità all’apprezzata e riconosciuta azione amministrativa interrotta nel corso dell’ultimo chilometro da frange “ribelle” della sua maggioranza. “Stiamo invece allestendo, contrariamente a quanti pronosticavano il mio definitivo ritiro dall’attività politica, una squadra coesa e competente mossa dall’amore per Itri che ha un progetto chiaro: dare un nuovo futuro al paese con la ferma convinzione che mai come oggi– con la tragedia del Covid19 – sia necessario un nuovo slancio economico, sociale e culturale”. Quella che sta creando Fargiorgio è una lista civica composta “da diverse sensibilità politiche e culturali, accomunate da un unico obiettivo: consentire a tutti di coltivare i propri sogni e realizzare il bene comune”.
Insomma “Itri Facciamo futuro” rappresenta la vera alternativa “alla lista di estrema destra che “vorrebbe far tornare indietro le lancette dell’orologio, come se il tempo si fosse fermato e il mondo intanto non fosse profondamente cambiato”. “Il nostro sguardo invece non è rivolto al passato – ha specificato l’ex sindaco di Itri – Non ci appartengono litigi sulle spartizioni di poltrone, non siamo comandati da poteri forti extra comunali e soprattutto non abbiamo interessi personali da tutelare. Le donne e gli uomini di Itri facciamo futuro vogliono rimboccarsi le maniche nell’idea di un’amministrazione intesa come spirito di servizio alla cittadinanza e quindi con pragmatismo raggiungere risultati importanti e concreti per l’intera comunità itrana. E’ l’amore per Itri, che spinge tutti i componenti e le forze che animano la lista ed il progetto ad essa sotteso. Chi davvero come noi ama Itri, vuole soltanto il bene di Itri. E noi tuteleremo e preserveremo questo bene da qualsiasi, indebita ingerenza, da coloro che ne volessero fare merce di scambio per propri egoistici e personalissimi fini ed interessi. Una politica all’insegna del fare che si impegni a rendere più vivibile Itri ed a risolvere i problemi quotidiani degli itrani: questo l’impegno principale, anzi esclusivo, della neonata coalizione”.
Questa civica dichiara di essere “aperta al contributo di chiunque abbia a cuore Itri, che condivida il programma che è in cantiere ed un modo di fare politica che abbia, come unica ambizione, quella di lasciare alle giovani generazioni un futuro migliore”. Un appello viene rivolto “alle coscienze libere, alle tante forze buone che per fortuna animano ancora Itri, per dare finalmente concretezza ad un modo nuovo di fare ed intendere politica”.
Il ritorno nell’agone politico elettorale di Fargiorgio se è apparso scontato per molti addetti ai lavori da una parte, è stato velocizzato dagli ultimi eventi che hanno vivacizzato soprattutto il fronte progressista. A dare una sterzata al quadro elettorale è stato per prima l’ex sindaco Giuseppe De Santis. La sua civica “Obbiettivo Comune per Itri” ha effettuato un’interessante azione di scouting che lunedì si era concretizzata con l’adesione del Partito Democratico. Il direttivo Dem, guidato dal segretario Livvio Stamegna, si è riunito presso lo studio commercialista di De Santis e “all’unanimità dei presenti”, ha deliberato l’apertura al dialogo per la costituzione del polo di centrosinistra di cui fa parte, oltre alla lista di De Santis, il Movimento Cinque Stelle. Anche qui l’intento è di promuovere un solito “processo di esplorazione politica” per dar vita ad uno schieramento “allargato, aperto, ampio, e inclusivo della società civile e dell’associazionismo”. Si tratta di una posizione chiara che ha voluto prendere le distanze – ha tenuto a precisare il coordinatore comunale del Pd Stamegna – dalle “precedenti dichiarazioni e rivendicazioni di candidati politici alle amministrative 2021, poiché mai discusse e deliberate e non rispondenti alla linea politica del Partito Democratico”.
In effetti il frullatore era stato azionato ancora prima quando a decidere di far nascere questo polo progressista era stato il preliminare accordo raggiunto tra “Obbiettivo comune per Itri” ed il Movimento cinque stelle: “La proposta è nel solco dell’esperienza governativa della Regione Lazio e nel governo nazionale, aperta, attraverso l’attuazione di scelte collegialmente divise – ha osservato il capogruppo uscente del M5s Osvaldo Agresti – al contributo di chi si riconosca nei suoi valori fondanti e dotata di un ruolo forte a tutela della democrazia in uno scenario che vedrà molto probabilmente scendere in campo due liste di centrodestra”.
Lo schieramento che appoggerà De Santis sarà orfano di Italia Viva per una palese e scontata pregiudiziale politica espressa nei confronti dei grillini. Il partito di Renzi è giunto a questa conclusione anche dopo aver scartato l’opzione di Giovanni Agresti sindaco con un durissimo e frontale attacco a Forza Italia. Gli azzurri sono stati accusati di aver decretato la conclusione anticipata delle due amministrazioni comunali “ condizionate, gradatamente pilotate ed infine sopraffatte, mentre a poco o nulla si riduceva l’azione propulsiva delle altre componenti civiche, associative e partitiche della squadra del governo cittadino”.
La posizione del partito di Matteo Renzi è stata esternata attraverso il suo coordinatore comunale Senio Saccoccio: “Negli ultimi decenni, ad eccezione di una breve parentesi, Forza Italia è sempre stata in maggioranza al Comune di Itri ed ha condizionato quasi sempre le scelte amministrative in modo negativo, senza una visione ed un progetto di sviluppo idoneo al nostro territorio. Errori di questo genere non dovranno più verificarsi! Come pure non dovranno ripetersi le scelte le scelte che catapultano a Itri tecnici e professionisti estranei al nostro territorio e voluti da chi ha poi decretato la caduta dell’Amministrazione Comunale”.
Il progetto si trova ancora in una fase embrionale ma è appare certo che Viva di Itri che, si propone quindi di “andare oltre Forza Italia e non solo, possa approdare sulla riva appena inaugurata dal ricandidato sindaco Antonio Fargiorgio. Le smentite, formali, non mancano mai ma una trattativa a distanza sarebbe stata promossa dall’ex delegata agli Affari generale ed ex consigliera d’opposizione Vittoria Maggiarra. Il suo potrebbe risultare un clamoroso ritorno dopo aver contribuito a sfiduciare il sindaco Fargiorgio. Un endorsement per l’avvocato è stato espresso proprio da Italia Viva: “Itri ha bisogno di personalità che, in maniera genuina, disinteressata e soprattutto senza condizionamenti esterni, sappiano affermare e perseguire i principi ed i valori essenziali della gestione politico-amministrativa e della società civile”.
11/08/2021 Saverio