CASSINO – La sera del 7 agosto una ragazzina finì in ospedale dove le venne diagnosticato uno “stato di intossicazione acuta da alcool”, oggi – a seguito di una specifica indagine –i Carabinieri hanno denunciato la 53enne titolare del bar di Cassino dove la minorenne ha consumato i drink alcolici che le hanno provocato il malore, che ha reso necessario l’intervento dei sanitari del 118 e il trasporto in ospedale. Più precisamente sono due i reati per cui la donna è stata denunciata in stato di libertà: “somministrazione di bevande alcoliche a minori di anni 16” e “omissione di soccorso”.
Secondo quanto emerso dalle indagini degli inquierenti, d’altro canto, quello del cosiddetto “Binge Drinking” è un fenomeno costantemente in ascesa; con la locuzione anglosassone si descrive il fenomeno dell’assunzione smodata di alcol, finalizzata a un rapido raggiungimento dell’ubriachezza e praticata generalmente in occasione di feste o durante il fine settimana-
Così proprio nel tentativo di arginare questo fenomeno i Carabinieri hanno effettuato numerosi controlli amministrativi presso i locali della movida cassinate; proprio in questo contesto, venerdì 13 agosto, la donna interessata dall’episodio del 7 agosto sera è stata sorpresa di nuovo a somministrare bevande alcoliche a minori di sedici anni. N’è scaturito che i militari dell’Arma l’hanno sanzionata amministrativamente e hanno proposto alle Autorità competente la sospensione dell’attività per tre mesi.