FORMIA – La sua disponibilità nei confronti del prossimo si era appannata negli ultimi tempi a causa di un male invisibile che l’aveva colpito. Che qualcosa fosse avvenuto la gran parte dei conoscenti del quartiere l’avevano capito dai suoi nuovi improvvisi ed inspiegabile silenzi ma anche da atteggiamenti e comportamenti improntati all’estrema riservatezza
Il rione marina di Mola di Formia ha commentato così la tragedia che di buon mattino si è verificata all’interno del parco “Alba”,l’elegante struttura residenziale che fa angolo, alle spalle della chiesa parrocchiale di San Giovanni, tra via della Conca e via del Maiorino. Qui il professore L. N. di 73 anni,si è tolto la vita lanciandosi dal quarto piano del palazzo in cui risiedono altri due fratelli, un ex bancario ed un ex commercialista.
Quanto si è verifcato all’interno dell’abitazione dell’uomo lo stanno cercando di ricostruire gli agenti del commissariato di Polizia di Formia ma sulla dinamica della tragedia sembra orami certa. L’ex docente si affacciato dal balcone del suo appartamento e si è lasciato andare. Il tonfo l’hanno sentito molti condomini, nonostante l’ora ed un ferragostano e sonnacchioso lunedì.
I soccorsi del personale del 118 sono stati immediati ma non c’è stato nulla fa fare per il professore Nardella: era morto sul colpo per i numerosi traumi subito nello schianto a terra. Tempestivamente sono stati avviati i conseguenti accertamenti del caso circa la decisione del docente scomparso di annunciare o meno il suo insano gesto. L. N. era molto conosciuto non solo nel quartiere di Mola ma anche nel panorama scolastico cittadino: ha insegnato a lungo lettere e materie umanistiche e l’ultima scuola presso la quale aveva lasciato un indimenticato ricordo è stato il vicino istituto professionale “Enrico Fermi” che, ora attonito e incredulo, piange un docente che non c’è più.