E’ iniziata con un bilancio pesantissimo la conta dei danni al’indomani del pauroso e vasto incendio che lunedì ha incenerito il patrimonio arboreo di Costa Saturnia, lungo i sei chilometri della provinciale 114 che collega l’abitato di Spigno Vecchio allo svincolo nella frazione di Penitro a Formia. Già nella serata di lunedì il sindaco aurunco Salvatore Vento aveva chiesto ed ottenuto i pareri favorevoli del settore viabilità della Provincia e del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelforte per chiudere, a causa di un serio timore per la caduta massi, l’arteria dal civico 26, nei pressi della località Campodivivo, sino all’incrocio con via Ponte, nella parte bassa di Spigno Superiore
L’ordinanza di chiusura della provinciale 114 è stata motivata anche da un’altra ragione avallata da un agronomo che, nominato dal comune di Spigno Saturnia, ha effettuato martedì mattina un lungo sopralluogo. Le fiamme hanno bruciato decine e decine di pini che, insistendo a poco meno di venti metri dalla provinciale, sono stati definiti un “pericolo potenziale per tutti i veicoli diretti o provenienti da Spigno Vecchio”.
La provinciale 114 resterà chiusa – ha annunciato il sindaco Salvatore Vento – il tempo di bonificare e mettere in sicurezza un costone di montagna che, incendio a parte, è storicamente a rischio dal punto di via idrogeologico. La chiusura di un tratto di tre chilometri della Provinciale 114 ha prodotto i primi disagi. I residenti di Spigno Saturnia sono costretti ora a percorrere la provinciale 115 bypassare il centro abitato di Spigno nuovo per dirigersi alla volta di Formia e Minturno.
Gli automobilisti diretti da questi due centri non possono più lasciare la superstrada per Cassino all’altezza dello svincolo di Penitro, utilizzare la provinciale 114 ma allungare sino allo svincolo di Spigno Saturnia e poi percorrere la provinciale 115 con destinazione l’abitato di Spigno Vecchio.