VENTOTENE – Profetico e, nonostante siano trascorsi 80 anni, resta attualissimo e senza alcun tipo di scadenza. Con questa filosofia pensiero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inaugurando la 40° edizione del Seminario internazionale di studi federalisti dal titolo “Dall’Unione Monetaria agli stati uniti d’Europa, ha commemorato, nel corso di una visita lampo di cinque ore, l’80° anniversario della pubblicazione del “Manifesto di Ventotene”, quella carta profetica per la nascita di un'”Europa libera ed unita” scritta e pubblicata da tre antifascisti confinati durante gli anni bui dell’ultima guerra sulla seconda isola pontina: Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni Davanti a 150 giovani partecipanti al seminario, protagonisti sino al 3 settembre grazie al contributo di illustri accademici e studiosi provenienti da ogni parte del mondo, di ben 60 ore di formazione federalista, quella del pomeriggio di Mattarella è stata, presso la sala polivalente dell’isola, una vera e propria “lectio magistralis”.
Il presidente Mattarella era giunto nella tarda mattina a Ventotene a bordo di un elicottero tra ingenti ma discrete misure di sicurezza, coordinate personalmente dal Prefetto di Latina Maurizio Falco. A fare gli onori di casa, oltre al massimo rappresentante dello Stato nella provincia pontina e al vice presidente della Regione della Lazio Daniele Leodori, sono stati gli emozionati sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro ed il presidente della Provincia Carlo Medici. Nel cimitero blindato dell’isola hanno accompagnato il capo dello Stato a deporre una corona d’alloro davanti la tomba di Altiero Spinelli. Il presidente Mattarella, dopo una fugace colazione presso il ristorante “Il Giadino” e un breve riposo, ha visitato, accompagnato dal sindaco Santomauro nei pressi del palazzo municipale di piazza Castello, il museo archeologico. Il Capo dello Stato, accolto da lunghi applausi, ha saluto i tanti isolani e turisti che si sono assiepati lungo il percorso presidenziale. A quella che doveva essere una festa hanno echeggiato gli attacchi suicidi di Kabul ed il primo a rammaricarsene sarebbe stato lui, Altiero Spinelli…convinto europeista ante litteram e soprattutto pacifista…
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