FORMIA – Sono trapelati alcuni aspetti dell’accordo grazie al quale Formia quanto prima riavrà il suo teatro comunale, il “Remigio Paone”, la struttura di via Sarinola intitolata all’impresario di origine formiane che ha curato gli interessi di molti attori e artisti italiani, in particolar modo dal secondo dopoguerra in poi.
Il commissario prefettizio del comune, Silvana Tizzano, con la delibera numero 75 assunta con i poteri del consiglio comunale ed approvata martedì ha ratificato la firma della convenzione con l’ex Ipab della Santissima Annunziata, ora diventata azienda speciale della Regione denominata “Istituti Riuniti del Lazio”, per il definitivo passaggio nel patrimonio immobiliare del teatro chiuso da tempo per questioni di inagibilità.
I termini dell’accordo sono frutto di una lunghissima trattativa che ha subito un’accelerazione solo grazie all’intervento del commissario prefettizio Tizzano. Permette all’ex Ipab di privarsi di una struttura, la cui gestione economica era diventata sin troppo onerosa, e di restituire alla città uno spazio per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta culturale con particolare riferimento al sistema teatrale ed artistico mediante la promozione di iniziative socio culturali, di proiezione cinematografica e di allestimento di manifestazioni teatrali, musicali, canore e per lo svolgimento di convegni e incontri”
In effetti il Comune aveva utilizzato il teatro Paone in base ad un protocollo d’intesa approvato dalla Giunta dell’ex sindaco Sandro Bartolomeo con la deliberazione di Giunta numero 227 del 19 luglio 2017 e poi prorogato sino al 31 dicembre scorso.
La neonata amministrazione Villa il 4 settembre 2018 comunicava all’ex Ipab della Santissima Annunziata , oltre che la volontà di proseguire la gestione del teatro, anche di acquisirne la piena ed esclusiva disponibilità. Dovevano trascorrere però 15 mesi e solo il 13 dicembre dell’anno successivo il comune di Formia faceva richiesta all’Agenzia delle Entrate di valutare l’entità patrimoniale dell’immobile.
Se soltanto lo scorso 16 dicembre la perizia estimativa redatta dall’Agenzia delle Entrate aveva valutato il costo del teatro per un milione e 240mila euro, una delle ultime delibere di Giunta approvate dalla Giunta Villa, la numero 368 del 18 dicembre, dava mandato ai dirigenti dei settori competenti di attivarsi con la proprietà del teatro Paone per la “ripresa dell’interlocuzione finalizzata all’acquisto della struttura”. Troopo tardi perché esattamente dopo dieci giorni l’ex-sindaco Paola Villa finiva anzitempo il suo primo mandato amministrativo, caduta sotto i colpi di parte della sua ex maggioranza consiliare in occasione della mancata approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio.
A riprendere le fila del discorso è stato il commissario Prefettizio Tizzano cui non tardava ad arrivare la positiva presa di posizione dell’ex Ipab della Santissima Annunziata a consentire l’utilizzo del teatro e ad eseguire “lo scorporo del prezzo di cessione dell’immobile da convenirsi degli importi versati dal 29 luglio 2016 al 31 dicembre 2020”. E così è stato.
La trattativa appena iniziata si è conclusa ora con un prezzo di gran lunga più basso, 700mila euro, rispetto alla valutazione dell’Agenzia delle Entrate. Se l’ex Ipab e, dunque, la Regione continuerà ad onorare il mutuo acceso per l’acquisto della struttura – un tempo l’ex cinema Miramare – da un privato, il comune verserà ora agli “istituti Riuniti del Lazio” un canone di locazione annuo di 50mila euro sino al 31 dicembre 2024 sgravandoli questi oneri dalla somma concordata che sarà versata in saldo tra meno di tre anni.
“Ciò non toglie che la struttura sia immediatamente del comune di Formia – ha commentato il commissario Prefettizio Tizzano – Sarà un compito dell‘amministrazione che si insidierà dopo il voto del 3 e 4 ottobre prevede gli interventi perché il teatro Remigio Paone apra i battenti prima possibile“.