GAETA – Si concluda presto la causa di canonizzazione che la Chiesa cattolica, su impulso di quella americana, ha avviato ormai il 21 maggio 2006, nei confronti di Vincent Capodanno, il tenente cappellano della Marina degli Stati d’America deceduto in Vietnam il 4 settembre 1967, 54 anni. Tanta commozione ha caratterizzato questo triste anniversario che per ricordarlo il Comune di Gaeta ha organizzato anche quest’anno una breve e sobria cerimonia avvenuta nel piazzale che porta il nome di Vincent Cappellano, il sacerdote e missionario cattolico che nell’infermo vietnamita somministrava i sacramenti e confortava i Marines feriti o moribondi.
Ma perchè questo ricordo nei confronti di un religioso nei confronti del quale, per il suo grande altruismo, il 7 gennaio 1969 il Congresso degli Stati Uniti gli ha conferito, postuma, la Medaglia d’onore, la più alta onorificenza militare? Semplicemente perchè Vincent Capodanno era originario di Gaeta.
Per il sindaco Cosmo Mitrano quella di quest’anno è stata l’ultima delle 10 cerimonie commemorative in onore dell’eroe italo-americano Vincent Capodanno: “Mi sono reso che questa cerimonia è molto sentita dagli americani – ha sottolineato Mitrano – al punto che la Marina degli Stati Uniti non ha voluto rinunciarci pur non essendo in porto la nave-ammiraglia. E di questo ringrazio per la sensibilità il comandante Daniel Prochazka che è venuto appositamente da Genova dove la nave è sottoposta ad alcuni lavori di ristrutturazione“.
E ancora il sindaco Mitrano: “Quando Vincenzo Capodanno Sr, nato a Gaeta il 5 agosto 1881, lasciò l’Italia nel 1901, difficilmente avrebbe potuto immaginare che 89 anni dopo la sua partenza, la città di Gaeta avrebbe intitolato una piazza, unica in tutto il territorio italiano, e due anni dopo (4 luglio 1992) un memoriale a suo figlio“.
Folta e commossa – come detto – è stata la rappresentanza della comunità americana di stanza a Gaeta, soprattutto della “Mount Whitney”, la nave ammiraglia della VI Flotta statunitense. C’erano, tra gli altri, il cappellano militare Capitano di Corvetta Paul Kim ma anche i rappresentanti delle associazioni combattentistiche come l’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare-sezione di Formia-Gaeta; l’Associazione Nazionale Carabinieri d’Italia-sezione di Gaeta; l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia-sezione di Gaeta e l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia-sezione di Gaeta.
“Padre Capodanno – ha spiegato il comandante Prochazka – è un nome molto familiare sulla Mount Witney perché la cappella della nave è intitolata proprio a lui, a Padre Capodanno.Gaeta è la nostra casa, la casa dell’equipaggio della nave, e siamo impegnati a collaborare e renderci utili alla comunità gaetana, proprio come Padre Capodanno si è fedelmente impegnato con i suoi Marines e marinai”.
Poi ha ricordato che “oggi commemoriamo le sue azioni esemplari, che uniscono Gaeta, la città in cui ha legami familiari, e la Marina degli Stati Uniti. La famiglia Capodanno, come molte altre famiglie italiane, dall’Italia è emigrata negli Stati Uniti e ha contribuito in modo significativo a dare forza e carattere al nostro Paese. Insieme a molti altri italoamericani, il suo coraggio e il suo servizio hanno rafforzato i forti legami tra gli Stati Uniti e l’Italia e quindi fra l’equipaggio della nostra nave e la comunità gaetana che si è mostrata sempre accogliente e ospitale nei nostri riguardi, sin dal 1967″.
Il sindaco Mitrano ha ringraziato, infine, il comandante Prochazka “per averci dato l’opportunità di onorare la memoria di un eroe italo-americano, di un grande sacerdote di origini gaetane che ha dato la vita per gli altri. Siamo orgogliosi di onorare la santità che questo Servo di Dio ha irradiato nel corso della sua breve vita ed anche dopo. Padre Capodanno sentiva il dovere di essere al servizio della gente. Nostro dovere è quello di ricordarlo”.