TERRACINA – Inizia oggi, e si protarrà fino al 17 ottobre, la terza campagna di scavi archeologici presso il Santuario di Monte Sant’Angelo (cosiddetto Tempio di Giove Anxur) da parte dell’Istituto di Archeologia Classica dell’Università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera, supportata dall’Università di Bologna. La missione, composta da 43 studenti, è guidata dal dott. Paul Scheding, dalla dott.ssa Francesca Diosono, dalla dott.ssa Miriam Knechtel dell’Università bavarese e dal dott. Enrico Cirelli dell’Università bolognese.
Le indagini interesseranno l’area del cosiddetto ‘Piccolo Tempio’, già oggetto della prima e della seconda campagna nel 2019 e nel 2020 e, per la prima volta, l’area del ‘Campo Trincerato’ e delle ‘Casematte’, ove il team si aspetta di scoprire novità interessanti su fasi e funzioni del complesso monumentale di età romana.
“Il ritorno a Terracina per il terzo anno consecutivo dell’Ateneo Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera e dell’Università di Bologna – afferma il sindaco Roberta Tintari – rappresenta una testimonianza concreta dell’importanza del ruolo che la nostra città ha ricoperto nei secoli passati, certamente favorita dalla vicinanza di Roma, ma assunto anche in epoca precedente all’affermazione della città capitolina nel mondo classico. L’attenzione crescente delle istituzioni accademiche e culturali nei confronti di Terracina, anche di livello internazionale, è un chiaro segnale che ci obbliga tutti, come classe politica e come comunità cittadina, a compiere un salto di qualità nella percezione che dobbiamo avere della nostra città e nell’attuazione di soluzioni e atteggiamenti capaci di adeguare Terracina al livello che può ricoprire in Italia e in Europa. Dobbiamo crescere tutti. Desidero rivolgre il caloroso benvenuto della nostra città agli studenti e ai docenti che ci stanno consegnando testimonianze del passato e prospettive per il futuro di grandissimo valore”.
L’assessore alla Cultura Barbara Cerilli sottolinea come: “l’avvio di questa nuova campagna di scavi e di studi è una straordinaria notizia per Terracina. Nelle prossime settimane potremo assistere a numerose conferenze e partecipare a visite guidate dello scavo, eventi tutti tenuti dai protagonisti della missione. Potremo ricevere così aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori e delle conoscenze acquisite finora e vedere con i nostri occhi il lavoro svolto dagli studiosi. Siamo tutti ansiosi di conoscere le informazioni, che si prospettano di altissimo interesse, su un’area centrale della storia ovviamente di Terracina, certamente del Lazio e, a quanto pare, di primissimo piano anche nella storia antica del mondo Mediterraneo”.