SPERLONGA – Sino al 2018 questo tipo di visita non avrebbe fatto rumore: avrebbe fatto parte integrante di una normale prassi all’interno dello stesso partito e della stessa coalizione: il centro destra. E invece venerdì sera i vertici provinciali e regionali di Forza Italia sono stati a Sperlonga ma per la prima volta da avversari politici. E’ toccato al senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone capitanare una delegazione di cui hanno fatto parte il deputato europeo Salvatore De Meo ed il consigliere regionale Pino Simeone.
In un altro contesto storico sarebbero giunti a Sperlonga per sostenere la ricandidatura a sindaco del due volte presidente della Provincia Armando Cusani. Ma da tre anni il primo cittadino in carica ha deciso di togliere polemicamente una casacca che ha simbolicamente indossato primancora che scendesse in campo il Cavaliere nel gennaio 1994. Il trio Fazzone-De Meo e Simeone era presente nel centralissimo Corso San Leone per battezzare una delle eccellenze della sanità pontina, il dirigente della divisione di chirurgia generale dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia Vincenzo Viola.
Ha avuto il mandato, prestigioso ma anche complicato ed oneroso, di tentare di ostacolare il raggiungimento di un primato per la politica pontina. Se Cusani dovesse rivincere le elezioni amministrative diventerebbe il Sindaco in carica, nonostante la sua giovane età anagrafica, con il maggior numero di mandati ottenuti. Niente male. Per centrare questo obiettivo Vincenzo Viola è stato capace di far sedere attorno ad un tavolo diverse articolazioni della società civile, soprattutto di centro sinistra, con esponenti locali di punta della Lega, di Forza Italia (Joseph Maric) e di Fratelli d’Italia (Sara Kelany è la responsabile del settori Enti locali del coordinamento regionale).
E questo riconoscimento politico a Viola, in occasione dell’inaugurazione del suo info point elettorale, è stato attribuito anche dalla presenza del commissario provinciale della Lega Gianfranco Rufa e dal deputato europeo di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini. Volendo o nolendo sull’iniziativa elettorale del chirurgo di Formia è aleggiata l’ingombrante ombra politica di Armando Cusani. Lo stesso primo cittadino probabilmente dalla sua abitazione, che dista non molto lontano dal quartiere generale del candidato Sindaco di “Insieme”, ha potuto ascoltare le dichiarazioni al vetriolo riferite sul suo conto.
Se più contenuto e diplomatico è apparso l’intervento di Simeone, che di Cusani è stato capo gabinetto in occasione della sua ultima presidenza alla Provincia di Latina, Salvatore De Meo e soprattutto Claudio Fazzone sono state due bocche di fuoco nei confronti del dirigente di Forza Italia che nel 2018 dopo 25 anni ha voltato le spalle e “rinnegato il partito” che ha contribuito a far nascere in provincia di Latina. L’endorsement iniziale per Viola negli interventi di Fazzone e De Meo è stato quasi obbligato ma sullo sfondo c’era sempre il Sindaco in carica di Sperlonga.
“Enzo – hanno detto – è una persona che ha saputo fare squadra nel suo ambito lavorativo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta chiederlo ai cittadini che si fidano dei suoi bisturi. Per questa campagna elettorale è stato capace di mettere insieme tante ed diverse sensibilità politiche e culturali, di centro destra e anche del fronte progressista. Saprà bene amministrare Sperlonga ascoltando, a differenza di quanto avvenuto sinora, i cittadini. Lo farà interpretando le vere esigenze che in questo contesto territoriale specifico nei settori del turismo,dell’agricoltura e dell’ambiente si sono trasformate in autentiche emergenze”.
L’affondo politico contro Cusani, forse, era preparato chissà da quando tempo, forse da tre anni: “Sperlonga è scivolata in un preoccupante isolamento istituzionale a causa dell’incapacità di elaborare progetti in grado di dialogare con i Comuni confinanti e, peggio ancora, con le istituzioni superiori. Questa situazione scaturisce quando si matura, a torto, la convinzione di essere primi della classe – hanno tuonato il Senatore Fazzone e l’ex sindaco di Fondi – Primi della classe ci si diventa quando si è parte integrante di una squadra integrata”.
Che qualcosa si sia rotto nel borgo saraceno l’ha evidenziato anche Nicola Procaccini. L’ex sindaco di Terracina da sempre ha un fidato termometro a Sperlonga. E’ l’avvocato Sara Kelany che ha scalato ben presto le gerarchie provinciali e regionali di Fdi dopo aver iniziato ad occuparsi di fondi europei con il penultimo governo di Cusani . La Kelany ha abbandonato il governo cittadino da anni, il forzista Joseph Maric l’ha fatto nel 2017, un anno dopo le ultime vittoriose elezioni amministrative.
Procaccini è stato pronto a sostenere la sfida di Viola finendo anch’egli per attaccare politicamente Cusani: “Caro Enzo sei chiamato – è stata la sua metafora – a curare una comunità lacerata . Vedo troppe ferite e manca da anni la necessaria terapia. Le tue armonie e umanità sono i primi ingredienti per garantire a Sperlonga quanto le serve per curarsi..”
Incassati questi sostegni, Viola ha considerato una priorità della sua piattaforma programmatica proprio l’innovazione nella macchina burocratica del Comune dove una sclerotizzazione di posizioni ha provocato un arretramento del Comune su punti come il potenziamento del turismo invernale, la valorizzazione dei siti archeologici, la creazione di un distretto agricolo intercomunale e di un marchio per i prodotti di zona, lo sviluppo di sistemi intelligenti per la raccolta rifiuti in estate, il ripensamento della funzionalità della pista ciclabile, la riqualificazione delle aree periferiche, la creazione di uno Sportello della terza età e l’abbattimento di “ogni barriera architettonica”.
Cusani ha replicato, a modo suo, alle bordate provenienti dagli ex amici di Forza Italia e ora di Fratelli d’Italia. Ha citato un passo del nono libro de “La Repubblica” di un filosofo impegnativo e profondo come Platone: “Forse la città giusta non esiste nella realtà, forse è soltanto un paradigma, un modello, nel cielo, ma ciò ha poca importanza e non mi interessa perché so che verso questo obiettivo devo tendere e in esso forgiare la mia personalità. E la città giusta è una città dove il bello si unisce al bene”.
Sperlonga è considerata una delle perle del turismo italiano (“è un settore cui vogliamo dare ulteriore incremento insieme alla nostra agricoltura d’eccellenza”) e in questi anni “se i risultati sono arrivati è perché – ha spiegato difendendosi Armando Cusani – abbiamo utilizzato il “noi” e mai l’”io. In queste settimane vorrei parlare soprattutto con i giovani, quelli nati dopo gli anni ottanta, e chiedere loro di informarsi dai rispettivi genitori e nonni sulla situazione in cui si trovava questo paese prima che nascessero”
Armando Cusani ha deciso, dunque, di andare dritto anche dopo aver definito “rinunce volontarie” le mancate candidature nella sua lista del vice sindaco in carica ed assessore alla programmazione, bilancio, finanze e tributi al comune di Sperlonga, Francescantonio Faiola, di Paola Caporiccio, (“è e continuerà ad essere la mia delegata alla scuola in caso di rielezione- ha rassicurato Cusani) e dell’assessore esterno ai Beni comuni ed assetto del territorio Stefano D’Arcangelo
A produrre, seppur indirettamente, una difesa d’ufficio per l’attuale sindaco è stato in un post assai velenoso il terzo candidato alla carica di primo cittadino, Marco Toscano di “Sperlonga Cambia”.
“Dopo 30 anni di amministrazione Cusani e con la sua lista piena di esponenti di quelle amministrazioni, oggi Viola viene a parlarci di legalità, di libertà di espressione e di reciproco rispetto – ha scritto – Ci chiediamo dove fosse Viola 5 anni fa quando io e tutta la lista Sperlonga Cambia ci battevano a difesa e per il riconoscimento di quei valori. Di certo non era al nostro fianco. Siamo comunque contenti per lui se finalmente sposa le nostre idee. Tutto questo non ci meraviglia, in campagna elettorale si dice e si legge di tutto. Tuttavia c’è un aspetto che va ricordato, tra l’originale e la copia, le persone scelgono sempre l’originale”.
Toscano in questo scontro Cusani-Viola potrebbe recitare un ruolo elettorale determinante. Potrebbe diventare l’ago della bilancia. Vicino alle posizioni del Pd, Toscano era stato sconfitto da Cusani cinque anni fa e, nonostante ciò, ha deciso di ricandidarsi. Nei mesi scorsi era stato il destinatario di una proposta politica significativa ma l’ha restituita al mittente. A Forza Italia e Fratelli d’Italia prevedeva la candidatura a Sindaco di uno degli attuali Consiglieri comunali di minoranza, Alessandro Zori, ma Toscano, primancora della designazione del chirurgo Viola, ha temuto “forme di inquinamento” con pezzi, appunto, del centro destra sperlongano.
Conclusione: Zori e un altro rappresentante della componente di Sperlonga Cambia, Andrea Galli, hanno deciso di candidarsi con il medico chirurgo per tentare di porre fine al trentennio regno, per certi versi ininterrotto, di Armando Cusani.
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