GAETA – Saranno ultimati i lavori di restauro e di riqualificazione funzionale dell’ex Gran Guardia, la storica struttura neo classica che, prima di diventare il punto di ritrovo degli ufficiali dell’Esercito di stanza a Gaeta, era stata concepita da Re Ferdinando IV di Borbone su un disegno dell’architetto Pietro Paolo Ferrari, discepolo di Luigi Vanvitelli, per realizzare appunto una Gran Guardia alla Guarnigione militare di Gaeta. Dopo il via libera del consiglio comunale, il sindaco Cosmo Mitrano ha avuto l’onere di sottoscrivere il primo protocollo che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sottoscritto in Italia con un ente locale.
La storica firma è avvenuta presso l’aula consiliare del Comune con il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna. L’accordo prevede che uno dei bracci armati del Ministero dell’economia investa subito tre milioni e 500mila euro di fondi propri per il completamento, entro il 2022, del restauro dello storico complesso. Si concretizzerà con la creazione di una propria sede istituzionale e di un museo, una sorta di “gate”, una porta d’accesso e di promozione del sistema museale e storico- culturale del quartiere medioevale di Gaeta S. Erasmo. Testimoni del significativo evento sono stati i anche i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i colonnelli Lorenzo D’Aloia e Umberto Maria Palma e i dirigenti delle Dogane. Questa firma completa o, meglio, arricchisce un iter tecnico-amministrativo avviato nel 2016 quando il Comune di Gaeta aveva sdemanializzato l’immobile grazie alle opportunità normative previste all’epoca dal Federalismo demaniale culturale.
L’amministrazione Mitrano ha saputo investire un contributo regionale di un milione e 600mila euro attraverso interventi di recupero e di riqualificazione architettonica. Ma ora c’è bisogno di altro: il comune aveva bisogno di altre risorse economiche, subito disponibili, per restituire alla comunità cittadina la struttura nel suo antico e storico splendore e trasformarla – come ha dichiaro il sindaco di Gaeta Mitrano – in una “porta d’accesso e di promozione del sistema museale e storico- culturale della città.”
“Con questa firma la “Gran Guardia” torna a risplendere quale luogo di rappresentanza istituzionale e punto di accesso e promozione turistico-culturale della città – ha osservato il sindaco Mitrano – L’ex palazzo comunale, invece, rinasce quale location museale in un’ottica di valorizzazione dell’antica sede. Il Comune continuerà a mantenere l’utilizzo dei locali interessati anche dal progetto di valorizzazione della Gran Guardia già finanziato dalla Regione Lazio. La città dispone di un immenso patrimonio culturale, arricchito in questi ultimi anni da alcuni beni demaniali di notevole valore storico-monumentale acquisiti dal Comune. E la “Gran Guardia” è il nostro fiore all’occhiello”.
“Sono molto contento – ha sottolineato il direttore Minenna, docente alla Bocconi di Milano e autore di importanti pubblicazioni – che sia stato raggiunto questo bel risultato tra le istituzioni. Il protocollo mette insieme le forze dell’Agenzia e del Comune per restituire questo bellissimo edificio alla città e per le iniziative che riusciremo a svolgere. Lo Stato ha dimostrato di andare nella stessa direzione, è il primo protocollo di questo genere che viene firmato, sono perciò felice di essere qui a Gaeta a testimoniare l’importanza di questa collaborazione”.
Cosa si farà nelle due sedi? “Rientra nei progetti delle sedi istituzionali – ha precisato – Non solo sedi di rappresentanza ma anche sala museale, centri di formazione, sala congressi. Vuol dire mettere un bellissimo storico edificio, che è un pezzo della storia di questa città, a disposizione della collettività per portare valore e anche creazione di possibilità per la cittadinanza e per il territorio”.