FORMIA – “Ci hanno raccontato che in questa città, in realtà, non c’era spazio per una proposta progressista, non c’era spazio per un progetto che mettesse al centro lo sviluppo, la sostenibilità e la solidarietà. Ci è stato detto che con questi valori non saremmo andati lontano, che bisognava mischiarsi, nascondersi e quasi chiedere il permesso di entrare in piattaforme di destra”.
Il candidato a Sindaco di Formia Luca Magliozzi il “passamontagna” non ha voluto metterlo – dice – e con questo spirito, ieri sera in piazza della Vittoria, ha ufficializzato l’apertura della sua campagna elettorale, lasciando innanzitutto spazio alle componenti del suo “progetto chiaro e orgoglioso” e “collettivo” di cui piace “mostrare le gambe e la forza” che sono quelle di Pd, Demos e Forum Formia Futura-Uniti a sinistra.
L’occasione, dunque, per raccontare, prima ancora dei contenuti, la forma del suo progetto che – come per lui ha sottolineato il Consigliere regionale del Lazio Salvatore La Penna durante il suo intervento, “da una parte rifuge dal sensazionalismo e dalla pre-politica, con la quale non si risolvono i problemi amministrativi, e dall’altra rifuge dalla tentazione elettorale di mettere insieme cose che non si tengono, problema che ha causato diversi scioglimenti anticipati dei Consigli comunali di Formia, instabilità, difficoltà nei rapporti istituzionali con i livelli superiori, mancanza di continuità amministrativa. Oggi questa città ha bisogno di un progetto per garantire questi aspetti e l’unico in campo per farlo è quello del Pd, Demos e Forum Formia Futura e quindi l’unico che può rappresentare questa svolta è Luca Magliozzi”.
Magliozzi alla sua prima esperienza elettorale, punta sulla differenza che pensa di poter fare con il suo progetto, a quella rottura che ha inteso fargli incarnare sin dall’inizio – “in questa città qualcuno ancora si ostina a presentare proposte del passato di cui questa città è prigioniera. Questa è una città ferma, a cui vogliamo dare una speranza ribaltando gli schemi con un progetto come il nostro con cui si chiede ad una generazione di farsi carico del futuro”.
La “comunità che si vuole occupare dell’altro e farsi carico della città” stretta attorno a Magliozzi avverte e sostiene l’urgenza di guidare
Formia ad uscire dall’immobilismo in cui, a loro avviso, è bloccata e proiettarla in quel “nuovo mondo” in cui si è trasformata la contemporaneità: “per troppo tempo – punta il dito Magliozzi – questa città si è accontentata delle piccole cose e dei piccoli favori”. Bisogna ridare a Formia “sviluppo e progresso inteso come aumento della qualità della vita di tutti i cittadini, di tutti i quartieri. Per questo siamo partiti dalla città della prossimità”.
“Occorre cambiare i paradigmi della politica cittadina per una Formia che riesca ad essere all’altezza del futuro che merita e per restituirle una dimensione umana, con un progresso inteso come miglioramento della qualità della vita delle persone ed un occhio di riguardo alle fragilità” – spiega il candidato Sindaco Magliozzi sul suo programma – “la Formia dei 15 minuti è una nuova visione di città che parte dalla qualità della vita dei suoi cittdini: un città a misura d’uomo che punti su sotenibilità e innovazione affinchè chiunque possa avere acesso a maggiori e migliori servizi entro un quarto d’ora dalla propria abitazione”.
Quella impersonata da Luca Magliozzi e la sua squadra è chiaramente una sfida politica prima ancora che elettorale, tant’è che ha chiuso il suo discorso affermando: “questa nuova storia ha preso piede, sta funzionando, diventa ogni giorno più forte e questo è solo l’inizio, avrà un futuro lunghissimo e luminoso e darà un nuovo futuro alla nostra città”.