FORMIA – Il Cisaf – Comitato per l’Incolumità stradale degli abitanti di Formia – nei suoi rappresentanti Gaetano Quercia, già assessore alla Viabilità della città di Formia, e Gaetano Merenna, già Consigliere comunale della città di Formia, torna sull’argomento viabilità e trasporti eccezionali nel centro cittadino.
Lo fa con una nota nella quale racconta, punto per punto, l’intervento dell’Onorevole Raffaele Trano del gruppo “L’Alternativa C’è” che ha materializzato il suo impegno istituzionale con continui interventi – dall’ “esposto in procura della Repubblica a Roma contro ignoti per gli sperperi di milioni di euro della Pedemontana, a a finire al sua pervicace, costante incalzare tecnicamente ed amministrativamente il Ministero delle infrastrutture e trasporti, la Regione Lazio e l’Anas” – la “sua ultima interrogazione rivolta al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili”.
Di seguito il Cisaf ne propone il testo integrale:
“Premesso:
1-che la Pedemontana di Formia è un progetto stradale atteso da anni e fondamentale per collegare il sud della provincia di Latina con il resto del Paese;
2-che a partire dagli anni sessanta Formia subisce una vera e propria servitù di passaggio, con migliaia di autoveicoli e duemila mezzi pesanti provenienti dall’Abruzzo e dalla Campania che quotidianamente attraversano il centro cittadino per raggiungere il porto commerciale di Gaeta, il Mof di Fondi e in molti casi la stessa Roma e il porto di Civitavecchia;
3-che non si contano più gli incidenti, numerosi con esito tragico, i viadotti sono pericolanti e il traffico perennemente congestionato;
4-che l’assenza di infrastrutture sta da tempo penalizzando un territorio ad alta vocazione turistica;
5-che della Pedemontana, che risolverebbe tali criticità, nonostante costosi studi ed espropri non ce n’è però ancora la minima traccia e quanto accaduto negli anni è inquietante;
nonostante le affannose ricerche del “Comitato cittadino per l’incolumità stradale degli abitanti di Formia” e le mie richieste di accesso agli atti fatte ad Anas, non è ancora stato possibile ricostruire tutti i passaggi tecnici che hanno impedito sinora l’avvio del progetto esecutivo e neppure i costi sostenuti dalla pubblica amministrazione;
6-che attualmente l’Anas ha stipulato un contratto quadro con un progettista, la progettazione manca ancora di uno studio preliminare ambientale, di uno studio per la valutazione dell’interesse archeologico, dei controlli di sicurezza e di autorizzazioni e pareri tecnici, urbanistici e ambientali;
tutto ciò premesso, s’interroga il Signor Onorevole Ministro per sapere
A- se il ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
B- cosa intenda fare affinché sia fatta piena luce sulla documentazione finanziaria persa negli archivi della Regione Lazio e fondamentale per ricostruire decenni di enormi spese sostenute dalla pubblica amministrazione senza che sia stato ancora steso un metro d’asfalto;
C- se non intenda appurare chi siano stati i beneficiari delle spese effettuate per la progettazione, le indagini, le prove e i monitoraggi, per un importo di 3,7 milioni di euro, come da Convenzione Anas-Regione 2008;
D- se intenda intervenire affinché possa essere impressa la necessaria accelerazione al progetto della Pedemontana”.
L’occasione di tornare sulla questione Pedemontana e su questo nuovo risvolto d’azione perpetrato dall’On. Trano si traduce anche nella possibilità di rinnovare un altro appello che il Comitato ritiene fondamentale: quello relativo alla necessità di stanziare finanziamenti per “lavori di messa in sicurezza dei tre viadotti sulla litoranea della città; viadotti indispensabili per alleviare quanto meno lo stato di profonda sofferenza in cui verserà, comunque, ancora per tanti mesi il nostro centro città”. Un sos che il Comitato per l’Incolumità stradale degli abitanti di Formia rivolge a tutti ” a partire dal Commissario Prefettizio, dott.essa Tizzano, e a continuare all’On. Trano con tutti i senatori, deputati, consiglieri regionali e provinciali del nostro territorio”.