SUD PONTINO – Continuano a rimanere in silenzio alcune delle14 persone che, arrestate nell’ambito dell’operazione anti droga denominata “Traqueteros”, sono comparse davanti al Gip per i primi interrogatori di garanzia. Si tratta di un atteggiamento processuale prevedibile alla luce delle accuse mosse nell’ordinanza del Gip del Tribunale di Roma Massimo Maresca su richiesta del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale antimafia di Roma Corrado Fasanelli secondo la quale avrebbe gestito un collaudato giro di spaccio a Formia e a Minturno per conto di un clan camorristico di Secondigliano a Napoli.
Il primo ad avvalersi della facoltà di non rispondere era stato Armando Clemente, il 36enne pregiudicato di Minturno difeso dall’avvocato Vincenzo Macari che, secondo l’impianto accusatorio della Dda, avrebbe avuto il compito, sulla scorta di una chiara esperienza acquisita nel settore, di provvedere al mantenimento degli equilibri criminali della spaccio di Minturno, di esercitare il ruolo di custode della droga proveniente da Napoli e di pretendere le somme di danaro rivendicate nei confronti degli assuntori ritardatari.
Mercoledì era molto atteso l’interrogatorio di garanzia di Giuseppe Stefanelli, il fratello maggiore del sindaco di Minturno Gerardo. Assistito dall’avvocato Massimo Signore, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio per rogatoria svolto davanti il Gip del Tribunale di Cassino Vittoria Sodani alla presenza del sostituto procuratore Emanuele De Franco. Sempre mercoledì si sono svolti gli interrogatori di garanzia di Francesco Leone e Giuseppe Strabello che, assistiti rispettivamente dagli avvocati Luca Scipione e Pasquale Cardillo Cupo, hanno deciso di non rispondere in video conferenza alle domande del Gip che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare, Massimo Maresca.
Giovedì sarà il turno di Roberto Durazzo che, anch’egli difeso dall’avvocato Signore, si avvarrà della facoltà di rimanere in silenzio così come prevede il codice di procedura penale.
La posizione di Giuseppe Stefanelli è stata motivata dal suo legale difensore: “Innanzitutto l’interrogatorio di garanzia non si è svolto davanti il Gip titolare del procedimento – ha spiegato l’avvocato Massimo Signore – Stiamo definendo il ricorso al Tribunale del Riesame contro il provvedimento cautelare del Gip Maresca (Stefanelli è uno dei quattro indagati che ha beneficiato degli arresti domiciliari) ma, in attesa, presenteremo un’istanza perché il mio assistitito vuole essere interrogato direttamente dal sostituto procuratore Fasanelli e ribadire la sua totale ed assoluta estraneità ai fatti contestati”.
Stefanelli senior il 28 ottobre 2019 fu raggiunto da un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria della stessa Finanza lungo la Variante Formia Garigliano nei pressi dello svincolo di Minturno, accusato di fare lo staffettista nel trasporto di un involucro – mai rinvenuto- contenete presuntivamente della droga. Il provvedimento, su istanza dell’avvocato Signore, non venne convalidato dal Gip del Tribunale di Cassino , decisione confermata dal Tribunale del Riesame di Roma dopo un ricorso presentato dal sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo. Per quell’episodio Stefanelli senior è attesa ancora di sapere se affrontare un processo penale ad hoc.