GAETA – Non sarà trasferito il mercato settimanale del mercoledì di Gaeta. Almeno per ora. L’intesa è stata raggiunta tra l’amministrazione comunale ed una delegazione di operatori che, aderenti all’Ana Ugl, aveva contestato la volontà anticipata dall’assessore alle Attività Produttive Massimo Magliozzi di delocalizzare integralmente tutte le attività di vendita in località Bevano, nell’area del Consorzio industriale del sud pontino, per permettere il proseguimento dei lavori di riattivazione della dismessa ferrovia Formia-Gaeta, la più conosciuta Littorina.
In questa prospettiva l’intesa raggiunta prevede, invece, che saranno trasferiti solo i settanta punti che ospitano attualmente il settore alimentari e gli agricoltori diretti nel piazzale dell’ex stazione e nella vicina via del Piano. Queste attività dal 13 ottobre saranno trasferite nell’area dell’ex vetreria Avir restituita alla città di recente con l’abbattimento delle storiche mura perimetrali dopo il passaggio al comune della proprietà della dismessa area industriale. L’assemblea, dai toni aspri, svolta in piazza Trieste ed un successivo incontro in Comune hanno definito questa intesa che prevede, a differenza di quanto annunciato sinora, il mantenimento delle rimanenti attività merceologiche in Corso Italia ed in via Venezia.
Avviando una mobilitazione l’Ana Ugl non aveva condiviso lo “spacchettamento” delle attività merceologiche esistenti. Il trasferimento del mercato a Bevano – area troppo decentrata e periferifica oltre che non collegata dal servizio pubblico urbano – sarebbe un colpo mortale per il suo futuro. L’associazione di categoria non ha mai bocciato l’ipotesi di trasferire i propri banchi di vendita nell’area in cui si stanno svolgendo i lavori per il ripristino della ferrovia Formia-Gaeta ma crede che la delocalizzazione debba avvenire in maniera sinergica e collaborativa con il Comune. Magari spostando il mercato nella vicina area, ormai in fase di recupero, dell’ex vetreria Avir per la quale l’Ana Ugl intende partecipare ad un bando della Regione per la riqualificazione del dismesso sito industriale.