FORMIA – I nomi ora ci sono ma sul loro futuro dovrà decidere il nuovo sindaco di Formia che vincerà le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre ed, eventualmente, del 17 e 18 ottobre. Sono nove i potenziali aspiranti a guidare, a tempo determinato nei prossimi tre anni, la delicata ripartizione tecnica del Comune. Questo pubblico lo ha definito l’avviso pubblico promosso dal commissario Prefettizio del Comune di Formia, Silvana Tizzano, con la pubblicazione di una determina, la numero 1452 del 27 agosto che, dopo una superficiale lettura ed interpretazione, avrebbe potuto trarre in inganno. E invece, dopo la definitiva partenza alla volta di Genzano dell’architetto Annunziata Lanzillotta, la gestione commissariale ha deciso di correre in aiuto alla prossima amministrazione che uscirà vincitrice.
Hanno offerto la loro disponibilità a guidare i Settori Lavori Pubblici e Urbanistica del comune di Formia, secondo quanto prevede l’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000, i vari Sisto Astarita (è dirigente presso il comune di Medicina,in provincia di Bologna), Giuseppe Caramanica (punto di rifermento dell’area tecnica del comune di Itri), Eleonora Daga (se venissero scelti per uno di tre sarebbe un gradito ed apprezzato ritorno),Umberto Cappiello, Marina Chiota, Andrea Di Biase (vice sindaco uscente al comune di Itri e candidato consigliere di Forza Italia nella lista che sostiene il candidato primo cittadino Giovanni Agresti), Tiziana Di Fazio, Claudio Fiorillo e Fulvio Tartaglione.
La commissione che ha valutato i curricula di partecipazione presentati entro le ore 13 del 20 settembre scorso è stata presieduta dalla dirigente del settore Sviluppo economico e risorse umane del Comune, Tiziana Livornese, che in fase di accertamento dei requisiti richiesti ha escluso un solo candidato. Si tratta del dottor Marcello Costantini per il quale è stata riscontrata “l’assenza del requisito di aver maturato la necessaria esperienza lavorativa e qualificazione professionale” richiesta nell’avviso di selezione.
Insomma delle dieci domande pervenute è stata scartata una soltanto a conferma che i rimanenti nove aspiranti dirigenti hanno maturato i requisiti generali e specifici per essere ammessi alla selezione che dovrà effettuare il prossimo e neo sindaco di Formia e procedere all’individuazione del dirigente tecnico e nominarlo successivamente con un proprio decreto.
Il commissario Prefettizio Silvana Tizzano ed il segretario generale Alessandro Izzi hanno voluto chiarire come questo avviso pubblico sia stato pubblicato con il suo intento di permettere alla nuova guida del comune “di non perdere tempo prezioso” per affidare la guida ad un professionista di riconosciuta preparazione ed affidabilità professionale della principale ripartizione dell’Ente.
In pratica l’onere di andare avanti con questa procedura o, eventualmente, revocarla spetterà al nuovo sindaco di Formia: “Avrà l’assoluta capacità normativa, appena si insedierà, di scegliere il nuovo dirigente dell’area tecnica utilizzando l’elenco dei candidati che hanno risposto all’avviso. Il nostro – hanno aggiunto Tizzano e Izzi – è stato un gesto di grande responsabilità perché i vuoti venutisi a creare vengano colmati in breve tempo. Ma, lo ripetiamo, se si dovesse perseguire questa opzione la scelta sarà fiduciaria del nuovo capo dell’amministrazione utilizzando una selezione pubblica finalizzata ad accertare il possesso di una comprovata esperienza pluriennale e di una specifica professionalità”
La pianta organica del comune di Formia prevede la presenza di due dirigenze tecniche (Urbanistica e Lavori Pubblici) e, dopo la partenza dell’architetto Lanzillotta alla volta di Genzano, il commissario Tizzano ha deciso di perseguire una seconda strada, quella mobilità. Nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l’avviso di individuare un secondo dirigente utilizzando le graduatorie di concorsi pubblici espletati da altri Enti pubblici. Ma anche qui il nuovo sindaco di Formia avrà le mani libere: “Potrà proseguire la procedura o revocarla, motivandola però, con una semplice determina – ha concluso l’avvocato Izzi – ma era giusto ed opportuno che avviassimo l’iter perché la nevralgica area tecnica dell’ente abbia quanto prima una nuova e stabile guida”.