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Formia / Il Teatro Bertolt Brecht in Bosnia Erzegovina per “Teatri senza frontiere”

FORMIA  – Dal 3 al 10 ottobre il Teatro Bertolt Brecht arriva in Bosnia Erzegovina per la XII edizione del progetto di teatro e solidarietà “Teatri senza frontiere” promosso da Utopia, la rete nazionale di teatro ragazzi. Il progetto da anni coinvolge operatori professionali del teatro ragazzi italiano mettendoli in relazione con ong che operano in scenari particolarmente difficili di questo mondo sempre più storto, luoghi dove anche i diritti che consideriamo scontati, sono da conquistare, primo fra tutti quello dell’infanzia, dello studio, del gioco, dell’affetto e del cibo.

In questo primo decennio “Teatri senza frontiere” ha incontrato tanti ultimi della terra: in Africa, America Latina ed anche nel nostro continente, come in Albania, Kosovo, e persino in Italia, a Castelvolturno, dove vive una numerosa comunità africana. L’intento è sempre lo stesso, semplice e disarmante, regalare momenti di socialità e di felicità a chi non ne ha. Far si che il piacere di assistere ad uno spettacolo di teatro insieme ai propri genitori o amici, sia un occasione da offrire a tutti. Siamo consapevoli di andare ad operare in situazioni molto complesse e difficili, dove spesso mancano i beni di prima necessità, con altrettanta consapevolezza sappiamo di portare con noi un bene prezioso e importante tanto quello primario: il teatro e la sua straordinaria capacità di unire, di comunicare, di farci sentire, fosse anche per un’ora, parte di quella grande e unica razza che è il genere umano. Nel corso dei nostri primi dodici anni di attività abbiamo toccato con mano questo pensiero, lo abbiamo visto stamparsi su migliaia di volti in ogni parte del mondo, e questi sorrisi ci hanno arricchito, più di ogni altra cosa.

Dal 3 al 10 ottobre il collettivo formiano, insieme alle altre compagnie italiane, sarà a Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, dove effettuerà laboratori e spettacoli nei campi profughi della Città, gli stessi che nell’inverno scorso abbiamo visto attraverso le nostre televisioni, come quello di Lipa, con tende e sandali per fronteggiare temperature da incubo.

 

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