FONDI – Le dichiarazioni confermate dalla vittima – una bambina di 8 anni originaria della provincia di Viterbo – nel corso dell’incidente probatorio svolto due settimane hanno motivato il Gip del Tribunale di Latina Mario De Rosa ad emettere, su richiesta della locale Procura, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, con le gravi accuse di violenza sessuale continuata ed aggravata, ai danni di un bagnino di 39 anni di Fondi dipendente di un campeggio del litorale. I fatti si sarebbero verificati nel periodo compreso tra il 16 e il 22 giugno scorso presso la struttura turistica di Fondi in cui la famiglia della piccola aveva deciso di trascorrere un breve periodo di vacanza.
Le prove e i riscontri acquisiti dal commissariato dalla Polizia di Fondi hanno appurato la veridicità del racconto della bambina e, dopo lo svolgimento dell’incidente probatorio in modalità protetta presso il Tribunale di Latina, sono culminati con l’acquisizione delle sue immagini che il 39enne aveva archiviato nello smartphone. A fare il resto, alla luce del circostanziato racconto della madre della bambina, sono state le immagini registrate dalle videocamere del sistema di videosorveglianza della struttura alberghiera al cui interno si sarebbe consumato il dramma della bimba, vittima delle disgustose attenzioni dell’uomo.
L’incidente probatorio resosi necessario per cristallizzare le prove avrebbe offerto altri e raccapriccianti particolari: il 38enne, sposato e padre di due bambini anche loro in tenera età, avrebbe acquisito la fiducia della sua vittima attraverso la concessione di piccoli doni. Con questo stratagema sarebbe riuscito ad attirarla in un magazzino, al cui interno si sarebbe consumata la violenza.