MINTURNO – Beato tra le donne. Il sindaco di Minturno mercoledì mattina, alle 10, presidierà per la prima volta la Giunta scaturita dal vittorioso voto amministrativo del 3 e 4 ottobre scorsi. La sua composizione definitiva sarà svelata successivamente alle 11.30 nel corso di una conferenza che il primo cittadino aurunco ha convocato specificando che nella giornata odierna attribuirà a ciascun dei cinque assessori le rispettive deleghe. Manca solo l’ufficialità ma quattro dei nuovi componenti dell’esecutivo saranno donne, una circostanza inedita che applica al contrario la normativa che impone il rispetto di almeno il 40% di una rappresentanza di genere.
La fedelissima Elisa Venturo, seconda degli eletti con 396 preferenze nella lista “Minturno 2030”, sarà riconfermata nella Giunta Stefanelli bis con il doppio incarico di assessore e di vice sindaco. Così facendo l’ex assessore allo sviluppo economico si dimetterà dall’incarico di consigliere comunale nella prima seduta utile – in fase di convocazione per il fine settimana – per essere surrogata dal primo dei non eletti. E’ Antonio Colacicco, figlio dell’ex assessore Gianfranco.
“Minturno 2030”, inoltre, grazie ai 1803 voti di lista, avrà nella nuova Giunta Stefanelli una doppia presenza femminile. E’ Alessandra Corona, seconda degli attuali non eletti all’interno di un gruppo elettoralmente influente che ha mandato in consiglio altri due fedelissimi del sindaco rieletto, l’ex vice sindaco Daniele Sparagna e ha confermato Giuseppe Pensiero.
La nuova Giunta di Minturno si tinge di rosa grazie anche a “Città Futura”. Ha messo in cassaforte 2077 voti grazie ai quali ha riconfermato il Dem Francesco Sparagna (533 voti) e ha eletto in consiglio due donne: Ilaria D’Acunto (454) e Ilaria Pelle (418).
La prima rimarrà in consiglio, la seconda è prossima a sedersi in Giunta. E’ in vantaggio infatti nel ballottaggio interno con ex delegato alla memoria Mirco Medico. Potrebbe approderà in Giunta – Stefanelli ha gli ultimi incontri tra il pomeriggio e la serata di martedì insieme all’avvocato Fabiola Pragliola con il duplice risultato che le sue possibile dimissioni da neo consigliera comunale favorirà l’ingresso nel massimo consesso cittadino del suo collega di studio,l’avvocato penalista Roberto Palermo.
Un’annotazione avvocati Pelle (figlia dell’ex Dc Rocco, primo segretario nella seconda metà degli anni ottanta del nascenbe parco regionale di Gianola e Monte di Scauri) e Palermo hanno operato in tandem, il successo di Sparagna e della D’Acunto ha avuto un nome ed cognome. Su di loro sono confluiti i voti dell’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Tomao che, non candidato dal Pd a causa dei suoi attuali problemi giudiziari nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Latina sui concorsi pilotati nell’Asl pontina, ha dimostrato la sua forza elettorale contribuendo ad eleggere due consiglieri comunali civici.
A proposito del Pd, il suo segretario comunale Franco Esposito (e secondo dei non eletti alla spalle della professoressa Rita Alicandro) – secondo le anticipazioni del sindaco Stefanelli – potrebbe essere promosso in Giunta alla luce degli ottimi rapporti, politici e personali, con il primo cittadino minturnese ma l’interessato glissa l’argomento: “Non ne so niente”.
Un fatto è certo: Il Pd si è visto dimezzare il gruppo consiliare cinque anni fa: di da sei consiglieri ora farà affidamento soltanto sull’ex capogruppo Matteo Marcaccio (509 voti) e sull’ex assessore all’ambiente Piernicandro D’Acunto (358). La conferenza stampa di mercoledì mattina servirà per chiarire un arcano politico: prima del Pd si era piazzata nella classifica delle liste quella vicina a Forza Italia di “Idee e Legalità” con 1.647 voti. Il suo leader e capogruppo uscente Massimo Signore ha ottenuto 723 voti personali, che gli hanno conferito il ruolo di consigliere più votato, affiancandosi alla riconfermata Maria Di Girolamo (366). Ma Signore è in quarantena e il Covid fortunatamente non c’entra nulla. Le ragioni dovrà illustrale Stefanelli perché Signore era dato vicinissimo alla presenza del consiglio comunale, obiettivo che ora potrebbe centrare un altro legale, Mino Bembo, il più votato con 314 preferenze nella lista cenerentola della coalizione vincitrice delle elezioni, “Insieme per Minturno” (1183 voti).
Un’annotazione politica e statistica riguarda un ritorno per la politica minturnese e provinciale.
La convalida degli eletti ha sancito l’ingresso dopo 11 anni in consiglio del suo ex presidente e dell’ex consigliere regionale di Forza Italia, Romolo Del Balzo. Siederà nell’aula intitolata dal sindaco Stefanellli a suo padre, l’ex presidente della Provincia Severino. Lo farà grazie allo strepitoso risultato elettorale personale – 601 concittadini hanno iscritto il suo nome sulla scheda ottenendo un terzo dei voti della Lega e della lista Galasso che candidavano a sindaco Massimo Moni (1867 voti pari al 14,62%) – che potrebbe proiettarlo a beneficiare per la Lega di una candidatura in occasioni delle regionali del 2013.
Intanto la coalizione che ha candidato a sindaco il principale sfidante di Stefanelli, l’avvocato Pino D’Amici, ha tracciato nel corso di un incontro un bilancio che costituisce “un bicchiere mezzo pieno”. Il legale di Scauri sarà affiancato in consiglio da due figli d’arte: Francesco Larocca, il figlio di “mister preferenze” Fausto eletto nella lista di Fratelli D’Italia (487 voti) e la figlia dell’ex sindaco di Minturno Pino Sardelli, Barbara, eletta in quota Minturno Domani (240).
A tracciare un bilancio, che definisce “lusinghiero”, sul comportamento elettorale della coalizione dell’avvocato D’Amici è il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Vincenzo Fedele: “Sono assolutamente soddisfatto delle 1835 preferenze personali dei candidati e dei 1266 voti di lista con una percentuale superiore al 10% nell’ambito di una coalizione che ha totalizzato il 25% di preferenze. Soddisfatto soprattutto perché Fratelli d’Italia – osserva Fedele – è stata la lista più giovane in assoluto da un punto di vista anagrafico alle spalle soltanto della lista Pino D’Amici sindaco”.
“Inoltre oltre ad essere la lista più votata delle coalizioni non vincitrici, ha avuto più voti anche di liste presenti in maggioranza e ha avuto in pratica gli stessi voti del Partito Democratico che nell’ultima consiliatura disponeva in Giunta di ben due assessori, il presidente del consiglio e 5 consiglieri. Il dato è ancora più significativo se lo paragoniamo anche agli altri comuni al voto in provincia di Latina. Tolto appunto Latina, capoluogo di provincia in cui il partito ha superato il 14%, a Minturno Fdi – ha concluso Fedele – ha registrato la percentuale più alta di preferenze e questo nonostante la coalizione a supporto del sindaco Stefanelli abbia ottenuto ben il 65% dei voti”.