FORMIA – Un decesso avvolto nel mistero. E’ quello di Nunzio Pecoraro, un uomo di 65 anni, originario della provincia di Palermo ma residente da sempre a Formia nel quartiere di San Pietro, avvenuto in una casa di riposo di Minturno. Secondo quanto sarebbe avvenuto lo stanno cercando di ricostruire i Carabinieri della Compagnia di Formia che hanno avviato mirati accertamenti finalizzati a ricostruire le ultime ore in vita della vittima ed il trattamento terapeutico a cui era sottoposto l’uomo da quando, da un anno, era ospite di questa struttura assistenziale.
I Carabinieri hanno acquisito la cartella personale del 65enne per ricostruire anche il trattamento farmacologico che gli era stato prescritto alla luce di una palese situazione clinica di autoinsufficienza aggravata con la scomparsa della moglie. Il 65enne di fatto ha cessato di vivere all’ospedale “Dono Svizzero” di Formia dove era stato trasferito d’urgenza in codice rosso. I soccorsi del caso che gli sono stati prestati si sono rivelati inutili. Naturalmente si sono mobilitati i familiari dell’uomo scomparso. L’anziana madre Giuseppina, la figlia Rita, le due sorelle Crocefisa e Angela ed il fratello Mario si sono rivolti ai Carabinieri depositando una denuncia querela contro ignoti.
Il sostituto procuratore Chiara D’Orefice, intanto, ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio colposo e in quest’ottica mercoledì pomeriggio conferirà, alle 15, l’incarico a due periti di fiducia, il medico legale Fabio De Giorgio e l’anestesista e rianimatore Andrea Arcangeli. La famiglia, attraverso l’avvocato Pasquale Di Gabriele, si affiderà al medico legale Alessandro Feola per partecipare all’esame autoptico in programma, molto probabilmente, giovedì presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica