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Frosinone / Omicidio Willy Monteiro Duarte, parlano le amiche dei fratelli Bianchi

FROSINONE – Non ha deluso le aspettative la nuova udienza svolta giovedì mattina davanti la Corte d’Assise di Tribunale di Frosinone del processo per il delitto di Willy Monteiro Duarte, il cuoco 21enne capoverdiano di Paliano travolto mortalmente di botte la notte tra il 5 e 6 settembre 2020 in largo Oberdan a Colleffero. I pm della Procura della Velletri hanno voluto capire cosa avvenne nelle fasi antecedenti il delitto e, in quest’ottica, hanno ascoltato le due ragazze che, dopo aver trascorso la serata presso il locale “Due di picche”, si appartarono con i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, imputati di omicidio volontario insieme a Francesco Belleggia e a Mario Pincarelli.

Elena Anzà ha raccontato di aver sentito squillare i telefonini almeno due o tre volte A un certo punto Marco ha risposto: ‘mo’ arrivamo’, ma “non credevano alla lite – ha aggiunto la teste – perché pensavano fosse solo un modo usato dagli amici per convincerli a tornare nel luogo in cui aveva trascorso la serata”.

Poi il viaggio di ritorno nel centro di Colleferro, in piazza Italia, a bordo dell’auto dei fratelli Bianchi: “Ci hanno detto che Willy stava bene, era vivo, e che stava arrivando l’ambulanza. C’era tantissima gente. Fermata la macchina davanti alla caserma dei carabinieri – ha continua la ragazza – Marco, Gabriele e Vittorio Tondinelli sono scesi, noi invece siamo rimaste in macchina. Mentre cercavamo di capire cosa stava succedendo li abbiamo visti tornare agitati a passo veloce. Abbiamo chiesto cosa fosse successo, e quando sono andati via, abbiamo visto Willy a terra, ci avevano detto che era vivo, che stava bene e siamo andate via“.

Stesso clichè l’audizione di Adriana Tulli, una delle tre ragazze che si trovava in compagnia dei fratelli Bianchi e di Tondinelli. I telefoni squillavano per chiedere il loro intervento perché in piazza Italia c’era una lite. Inizialmente non volevano andare, credevano fosse una scusa, ma all’ennesima telefonata sono ripartiti velocemente”. Ancora la Tulli: “Io e le mie amiche siamo rimaste in auto. Abbiamo visto i nostri amici agitati. Dicevano ‘scendi, scendi’ ma quando abbiamo chiesto spiegazioni, sono risaliti per andare via. Ho visto un ragazzo, Willy, a terra, era grave, e intorno c’era tanta gente“.

Bianca Elena Forgaci ha raccontato alla Corte d’assise un episodio di cui era stata vittima con alcune sue amiche nel locale frequentato nella stessa serata da Gabriele Bianchi: “Ci chiamò stupide e ci chiese di spostarci perché doveva passare per andare al bagno”. I Pm della Procura di Velletri, Taglialatela e Brando, avevano anche citato, tra gli altri, Francesco Cianni, titolare del “Due di Picche” ma anche di altri due locali di Colleferro, ed altri testi oculari (Matteo Bucci, Serena Diana Mazilu e Renata Paulette Tedesco) dell’aggressione mortale ai danni di Willy. Le loro audizioni sono state annullate e la Corte d’assise ha deciso di acquisire agli atti del processo le Sit rilasciate ai Carabinieri.

Il processo è stato rinviato al 4 novembre con la deposizioni di alcuni testi indicati dalla parte civile mentre il 18 novembre compariranno in aula per essere interrogati i fratelli Bianchi.

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