FORMIA – L’ufficio elettorale ha impiegato soltanto 48 ore per ufficializzare la composizione del rinnovato Consiglio comunale di Formia alla luce dell’esito del turno del ballottaggio che ha visto prevalere per soli 37 voti il candidato sindaco di Forza Italia, Fratelli d’Italia e di altre quattro liste civiche Gianluca Taddeo ai danni del primario Asl Amato La Mura. L’organismo presieduto dal giudice civile del Tribunale di Cassino Virgilio Notari, convalidando l’elezione dei 24 neo Consiglieri comunali, ha ufficializzato un’esclusione che era nell’aria all’indomani del primo turno del voto amministrativo del 3 e 4 ottobre scorsi. Ha riguardato il candidato sindaco di Formia con te, Nuova Area e Progetto Democratico, Gianfranco Conte che con questa estromissione dà addio alla politica. Almeno a livello locale.
La scelta dell’ufficio elettorale centrale comunque non è stata facile. C’erano due soluzioni da seguire, una di tipo di normativa la seconda giusprudenziale. Per avere una copertura legislativa l’ufficio elettorale centrale ha chiesto un parere al competente ufficio del Ministero degli interni che salomonicamente ha dato discrezionalità nella scelta definitiva. E così tra l’opzione di fare affidamento al contenuto della Legge per l’elezione diretta dei Sindaci e quella di seguire due pronunciamenti del 2018 del Consiglio di Stato (che hanno parzialmente rivisto la normativa per quanto riguarda l’assegnazione dei seggi) l’ufficio ha optato per la prima.
Applicando la normativa sull’elezione diretta del Sindaco in caso di apparentamento ufficializzato Conte ha perso il suo seggio perché va premiata la lista che, interessata dell’accordo elettorale sottoscritto con La Mura, ha ottenuto il miglior resto. Si tratta di “Guardare oltre”, la lista di derivazione Dem presente nella coalizione dei trasversali che manda in Consiglio la candidata più votata, la seconda moglie dell’ex sindaco Sandro Bartolomo, la dottoressa nutrizionista Imma Arnone.
Conte sapeva che senza l’apparentamento con La Mura non sarebbe mai entrato in Consiglio. Ha tentato il tutto per tutto raggiungendo una convergenza programmatica con la coalizione dei trasversali ma cercando di salvare la sua posizione consiliare. Il cinque volte deputato ed ex sottosegretario di Stato ha giocato alla roulette russa: con l’elezione di Taddeo avrebbe perso tutto, con quella di La Mura sarebbero andati in Consiglio lui ed ilprimo degli eletti di “Formia con te”, l’ex consigliere comunale del Ccd e di Forza Italia Luigi Scafetta.
E invece la rigorosa applicazione della Legge elettorale è culminata con l’esclusione di Conte dal nuovo Consiglio comunale di Formia ed il debutto della dottoressa Arnone, 58enne , madre di un’adolescente, biologa nutrizionista che svolge la sua attività professionale a Formia, occupandosi in particolare dei disturbi del comportamento alimentare, specie nei soggetti giovani. Alla sua prima esperienza amministrativa, è interessata ai problemi della scuola, da alcuni anni è membro del Consiglio di Istituto della scuola “Dante Alighieri”; appassionata di letteratura dell’infanzia, negli anni 2013-2017 ha ideato e realizzato, per il Comune di Formia, due “Biblioteche per bambini” nelle realtà di Via Cassio e Scacciagalline.
La convalida dell’ufficio elettorale centrale ha ribadito quanto si sapeva da giorni anche in prospettiva dell’elezione di Taddeo. La sua maggioranza sarà formata da sei consiglieri eletti nella lista “Taddeo per Formia” (Tania Forte, Luca De Meo, Giuseppe Antigiovanni, Luigi Rossi, Valentina Di Russo e Luigi Scarpellino), da quattro esponenti di Forza Italia (Pietro De Meo, Eleonora Zangrillo, Caterina Nocella e Mattia Zannella), da tre di Fratelli d’Italia (Pasquale Cardillo Cupo, Ilaria Benocci e Renata Ranucci) e da un consigliere ciascuno delle civiche “Formia periferie al centro” (Marco Bianchini) e “Formia Vinci”( Antonio Capraro).
L’opposizione, o meglio le minoranze che sono apparentemente tre, farà affidamento sul candidato sindaco sconfitto La Mura, sui primi tre candidati più eletti nella lista “Prima Formia” (Antonio Di Rocco, Caterina Merenna e Nicola Riccardelli), sul primo degli eletti di “Formiamo il Futuro” (Francesco Di Nitto), dagli altri due candidati a sindaco sconfitti Paola Villa e Luca Magliozzi, quest’ultimo affiancato dal più votato della lista del Pd Alessandro Carta .
Un fatto è certo. Si è abbassata l’età media – supera poco i 45 anni – dei componenti del consiglio comunale anche grazie a quella degli undici debuttanti. Sono espressione del mondo delle professioni e della società civile, il che lascia ben sperare ma è anche un elemento di preoccupazione per l’assenza della politica nel background dei neo consiglieri eletti.
Luca De Meo, di Maranola, è un apprezzato infermiere professionale presso l’ospedale Dono Svizzero; Giuseppe Antigiovanni è titolare di una scuola guida molto frequentata da molti giovani, Luigi Rossi è di Santi Cosma e Damiano come il neo sindaco Taddeo e fa l’avvocato nel “palazzo di vetro” nella zona adiacente il palazzo municipale di Formia; Valentina Di Russo gestisce da bambina lo stabilimento balneare di famiglia sul lungomare di Vindicio; Caterina Nocella è medico presso il pronto soccorso di Formia; Ilaria Benocci lavora come commessa presso un negozio all’interno del centro commerciale Itaca; Renata Ranucci (figlia della consigliera d’amministrazione di Acqualatina Rossella Rotondo) gestisce due studi da commercialista a Roma e quello del compianto papà Raffaele (più volte assessore e consigliere comunale Dc in via Marziale); Francesco Di Nitto porta avanti un’azienda agricola nelle campagne di Gianola nella zona antistante l’ex discoteca Seven Up, il figlio d’arte Alessandro Carta è dipendente della Siae a Roma mentre il suo candidato sindaco Luca Magliozzi con la sua famiglia gestisce una farmacia in largo Paone.
Rispetto al Consiglio comunale che si è sciolto lo scorso dicembre sono stati, invece, confermati “Miss Preferenze” Tania Forte (le toccherà in qualità di consigliera anziana convocare e presiedere il Consiglio comunale), Eleonora Zangrillo – il suo nome è pronosticato per la presidenza del consiglio comunale ma anche per diventare il “vice” di Taddeo – l’avvocato penalista Pasquale Cardillo Cupo, Marco Bianchini, Antonio Capraro, il candidato sindaco sconfitto La Mura, Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli e, inoltre, il sindaco uscente di Formia Villa.
La convalida degli eletti ha sentenziato anche alcuni illustri ritorni. Tre li ha espressi la neo maggioranza di centro destra.
Luigi Scarpellino, un tempo funzionario di banca prima di lasciare per lunghi anni Formia, nella sua prima vita politica è stato un fedelissimo del compianto Senatore e sindaco centrista Michele Forte. Mattia Zannella, che ha fatto le sue fortuni elettorali nella frazione orientale di Penitro, ha fatto parte della maggioranza di centrosinistra nel Bartolomeo quater tra il 2013 ed il 2017 per essere il consigliere che materialmete ha staccato la spina all’allora sindaco di Formia mentre il luogotenente dei Carabinieri Piero De Meo è tornato in Consiglio dopo 13 anni. E’ stato il primo dei non eletti nella lista di Forza Italia alle amministratrive del 2013 e del 2018 a conferma che non c’è due senza tre.
L’unico ritorno nel “palazzo” nelle fila dell’opposizione riguarda Caterina Merenna. L’imprenditrice, che gestisce con la famiglia una concessionaria automobilistica sulla Variante Formia Garigliano, del Consiglio comunale non ha mai fatto parte. Ma della Giunta sì . Ha ricoperto l’incarico di assessore alle Attività produttive nella breve consiliatura (2001-2003) guidata dal sindaco centrista Antonio Miele. Contribuirà a colorare di rosa il Consiglio comunale in cui sono state elette ben otto donne, un terzo del massimo consesso civico.