FONDI – Deve rimanere in carcere il bagnino di 32 anni di Fondi raggiunto lo scorso 6 ottobre da un’ordinanza di custodia cautelare con le gravi accuse di violenza sessuale continuata ed aggravata, ai danni di una bambina di 8 anni ospite di un campeggio presso il quale lavorava l’uomo. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame che ha respinto il ricorso presentato dalla difesa dell’uomo contro l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Latina Mario De Rosa su richiesta del sostituto procuratore Giorgia Orlando. Il 32enne era finito nei guai con l’accusa di aver abusato sessualmente la bambina che, originaria della provincia di Viterbo, aveva trascorso nel camping di Fondi una breve vacanza dal 16 al 22 giugno scorsi. La difesa aveva chiesto l’attenuazione della misura cautelare per la scelta del 32enne di collaborare alle indagini del Commissariato di Polizia.
L’uomo, padre di una bambina, si era assunto la responsabilità di quanto evidenziato nella sua ordinanza dal Gip De Rosa. In occasione dell’interrogatorio di garanzia il bagnino del campeggio aveva deciso di rispondere a tutte le domande del magistrato sulla scorta delle prove e dei riscontri acquisiti dal commissariato dalla Polizia di Fondi circa la veridicità del racconto della bambina, dell’acquisizione di alcune foto della bimba che il 32enne aveva archiviato nel smartphone e delle immagini registrate dalle videocamere del sistema di videosorveglianza della struttura alberghiera al cui interno si sarebbe consumato il dramma della bimba. Per il 32enne c’è stata ora una seconda conferma della misura cautelare in carcere avverso la quale la difesa è pronta a chiedere, sul piano processuale, lo svolgimento del rito abbreviato o beneficiare del patteggiamento.