ITRI – Sono ingentissimi i danni provocati nella tarda serata di mercoledì dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul territorio del comune di Itri. Un fiume di fango e detriti ha invaso il centro abitato della località aurunca distruggendo e rendendo impraticabile la strada che collega le centralissime via San Gennaro e via S.Apollonia a decine e decine di abitazioni private ubicate nella contrada Campiglioni. Molti cittadini hanno vissuto le stesse tragiche scene che nel maggio 1998 provocarono morte e distruzione a Sarno, in provincia di Salerno. E l’origine è stata purtroppo la stessa: questa valanga si è staccata dalla collina sovrastante distrutta da un incendio doloso che la scorsa estate aveva lambito le stesse abitazioni ora invase da acqua e pietre.
Se un analogo episodio, di dimensioni più contenute, c’era stato soltanto il 7 ottobre, quelle vissute durante l’ultima notte sono state ore di autentico terrore da parte di diversi nuclei familiari. Alcuni hanno pensato di abbandonare le rispettive abitazioni ma sono stati costretti a farvi ritorno a causa di un’ondata di sassi che ha anche danneggiato molte automobili parcheggiate lungo la strada e soprattutto hanno occupato l’alveo di un torrente che, anche per l’inesistente manutenzione, ha impedito a questo innaturale corso d’acqua di defluire a valle.
L’intera zona di Campiglioni è rimasta senz’acqua, gas e corrente elettrica, le rispettive condotte sono state letteralmente rimosse dalla furia di acqua e grossi sassi. I soccorsi, coordinati dal neo sindaco di Itri Giovanni Agresti e dal comandante della Polizia locale Pasquale Pugliese, sono stati tempestivi ma nulla hanno potuto per fronteggiare un fenomeno purtroppo prevedibile in una zona condizionata da un persistente rischio idrogeologico e ora penalizzata dalle conseguenze provocate dagli ultimi incendi boschivi. A Itri la situazione è decisamente critica cui si è aggiunta la decisione del sindaco Agresti di chiudere per motivi di sicurezza per la giornate di giovedì e venerdì tutte le scuole di ogni ordine e grado e di sospendere domani il mercato settimanale