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Sezze / Candidatura Unesco per la “Passione di Cristo”, la “Rete di Sindaci” si riunisce in città

SEZZE –  Sarà la città di Sezze  nel 2023 ad ospitare la riunione della “Rete dei sindaci” delle città italiane in cui si tengono le più importanti rievocazioni della Passione di Cristo. L’organismo, composto da circa trenta primi cittadini e presieduto dal sindaco di Caltanissetta, ha l’obiettivo di sostenere a livello istituzionale il percorso per il riconoscimento delle Rappresentazioni delle Passioni di Cristo quale patrimonio immateriale dell’Unesco.

“La decisione – spiega una nota –  è arrivata nel corso della riunione annuale dell’Europassione per l’Italia, il sodalizio che riunisce le maggiori associazioni attive nella rievocazione della Passione di Cristo, che si è tenuta a Viterbo lo scorso fine settimana. In quella sede è stata approvata la proposta presentata dal presidente dell’Associazione Passione di Cristo di Sezze, Elio Magagnoli, che prevede, appunto, che la periodica riunione della Rete dei Sindaci si svolga in contemporanea con l’assemblea annuale dell’Europassione per l’Italia. Nella riunione di Viterbo si è così stabilito che il primo appuntamento in tal senso si terrà proprio a Sezze, nella primavera del 2023, quando la cittadina lepina ospiterà in contemporanea l’assemblea dell’Europassione per l’Italia e la riunione della Rete dei Sindaci. Tali eventi sono stati programmati in occasione delle celebrazioni dei 90 anni della fondazione dell’Associazione della Passione di Cristo di Sezze e dalla prima rievocazione contemporanea della Passione, occasione in vista della quale il sodalizio setino sta già programmando una fitta serie di eventi”.

“Sarà un onore poter ospitare a Sezze la riunione annuale della Rete dei sindaci – ha detto il presidente Elio Magagnoli nel corso del suo intervento a Viterbo – Riteniamo sia importante che i primi cittadini delle località interessate siano presenti insieme alle relative associazioni così da unire l’aspetto istituzionale a quello culturale e associativo, per dare maggiore consistenza alle attività in essere nel percorso per la candidatura Unesco”.

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