FORMIA – L’approvazione del progetto esecutivo entro la metà del 2022 quando dovrà concludersi la gara d’appalto europea. La posa della prima pietra, burocrazia permettendo, entro la fine del 2023. Offrendo questo timing, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha presentato a Formia il progetto del Policlicnico del Golfo entrato in una nuova fase dopo l’approvazione da parte dell’Inail dello studio di fattibilità approntato ed approvato nel luglio 2020 dall’Asl di Latina. Il presidente Zingaretti, accompagnato dall’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato e dalla direttrice generale dell’Asl pontina Silvia Cavalli, ha illustrato il progetto in una conferenza stampa nell’area dell’ex Enaoli laddove sarà realizzato il nuovo e moderno polo ospedaliero che dovrà mandare in pensione il Dono Svizzero ed il “Monsignor Di Liegro” di Gaeta.
L’evento, atteso ed importante, è stato seguito da un parterre davvero significativo, dai consiglieri regionali eletti in provincia di Latina ai sindaci dei comuni di Formia, Gaeta, Minturno e Castelforte e ai delegati dei comuni di Ponza e Ventotene che su questo argomento hanno ridimensionato se non annulato posizioni municipalistiche dopo anni di velenose divisioni.
Quello che sarà realizzato sarà un nosocomio polispecialistico che, strutturato in tre padiglioni dotati di entrate separate per emergenza, area materno-infantile, e area per infettivi, presenterà percorsi differenziati per degenza e visitatori. Nei padiglioni saranno situati 20 reparti che potranno accogliere oltre 250 posti letto, e 18 posti in rianimazione, estendibili a 80 in caso di emergenza. Sorgerà poi su un’area di oltre 50 mila metri quadri: 1400 metri saranno dedicati al pronto soccorso, 1530 per l’Intensivo e la Rianimazione, 930 per la Medicina d’urgenza, 770 per la Psichiatria, 1015 per la Chirurgia ambulatoriale, 1125 per l’area operatoria con 5 sale dedicate. Nei restanti 48mila metri quadrati nasceranno altri servizi, day hospital e day week, degenze per i reparti, studi medici e laboratori. Si tratta di una struttura con un livello di assistenza medio-alta, caratterizzata da un’elevata capacità di prestazioni, che coniuga alta tecnologia e compatibilità ambientale. Nel suo intervento introduttivo la direttrice generale dell’Asl Silvia Cavalli ha sottolineato come lo studio di fattibilità del nuovo ospedale del Golfo abbia ottenuto l’approvazione della Direzione Centrale Patrimonio dell’Inail (il presidente nazionale Franco Bettoni ha rimarcato come l’istituto nazionale assicurazioni ed infortuni sul lavoro abbia previsto fondi per 4 milioni di euro per l’edilizia sanitaria in tutta Italia, di 300mila per la sola regione Lazio) e la Asl sta procedendo all’affidamento della progettazione esecutiva che partirà entro la fine dell’anno.
La costruzione del Polo Ospedaliero contribuirà ad ampliare la rete dei servizi del Sistema sanitario regionale e avrà un notevole impatto sul territorio. Servirà infatti l’area molto vasta del sud pontino in provincia di Latina, da Itri a Castelforte, potenzialmente diventando un punto di riferimento anche per il meridione d’Italia, andando a decongestionare le strutture già presenti. Grazie alla creazione del nuovo Ospedale del Golfo l’area individuata presso l’ex Enaoli nel quadrante meridionale del Comune di Formia, in località Mamurrano, diventerà parte del tessuto civile dell’intera area metropolitana, in grado di assicurare un elevato standard di erogazione di servizi ai pazienti assistiti e strutture adeguate a garantire un ambiente di lavoro confortevole.
“Quello di oggi – ha commentato nell’intervista video allegato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che, pur senza mai citarlo, ha ringraziato l’operato dell’ex sindaco di Formia Sandro Bartolomeo per aver chiesto all’unanimità al consiglio comunale nel 2007 di approvare una variante al Prg per localizzare il nuovo ospedale sul terreno di proprietà dell’Arsial – è un passo in avanti decisivo, una grande vittoria per tutti, ma soprattutto per questo territorio e per la sua comunità. Sembrava un sogno ma invece siamo all’ultimo miglio e stiamo entrando in una fase di progettazione definitiva e realizzazione. Uscire dal commissariamento vuol dire anche questo: tornare a investire in sanità. Stiamo realizzando un’opera importante in una posizione strategica che nasce all’interno di un piano di investimenti in edilizia sanitaria davvero straordinario, che ci fa entrare in una nuova fase storica e voltare definitivamente pagina. Gli investimenti in sanità non sono mai solo un capitolo di spesa, ma sono anche e soprattutto un volano straordinario di sviluppo per molti settori dal lavoro, allo sviluppo, fino alle nuove tecnologie. Le cose stanno davvero cambiando”.
L’Asl di Latina confida ora in tempi brevi da parte dell’Inail che – come detto – ha previsto 300 milioni di euro per il potenziamento dell’edilizia sanitaria nel Lazio. “Non c’era modo migliore di omaggiare il 4 novembre festa delle Forze armate – ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato –. Oggi è una giornata importante ed entriamo in una fase operativa. C’è la copertura economica e parte il conto alla rovescia per un’opera strategica per tutto il territorio, per la regione tutta ma anche per l’Italia meridionale. Il fattore tempo è fondamentale per arrivare in breve tempo alla fase di cantiere dell’opera“.
La Regione ha suggerito di insediare un tavolo tecnico per affrontare alcune criticità sul tappeto e a coordinarlo sarà il comune di Formia. Ci sono alcune criticità relative alla presenza del depuratore di Acqualatina, al centro di trasferenza dei rifiuti della Formia Rifiuti zero e all’assetto viario legato alla vicina Formia Garigliano che dovrà essere migliorato già in sede di redazione del progetto esecutivo
Intervista Silvia Cavalli, direttrice generale Asl di Latina