ITRI – “La comunità di Itri non può essere lasciata sola ma deve trovare nelle istituzioni, a tutti i livelli, massimo sostegno ed attenzione. Per questa ragione ho inviato una richiesta, indirizzata al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, al Capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, al prefetto di Latina, Maurizio Falco, di convocazione urgente di un incontro, presso la Prefettura di Latina, alla presenza, oltre che loro anche di tutti coloro che, a diverso titolo, possono contribuire ad una rapida risoluzione dell’emergenza in atto nonché alla definizione di tutte quelle azioni, come il riconoscimento dello stato di calamità naturale, che possa garantire, anche sul piano economico, alla comunità di Itri la possibilità di rialzarsi”.
Sono le parole contenute in una nota a firma del coordinatore regionale di Forza Italia Lazio, Senatore Claudio Fazzone, cogliendo l’occasione anche di riconoscere la tempestività dell’intervento del consigliere regionale di Forza Italia Lazio, Giuseppe Simeone e del consigliere Enrico Cavallari nel rivolgersi appunto alla XII Commissione conisliare ” “Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione”
“Credo che dopo questo primo, importante, passo avanti – spiega ancora il Senatore Fazzone nella sua nota – la tragedia che ha travolto la comunità di Itri debba essere attenzionata anche a livello nazionale per dare ai cittadini ogni sostegno in nostro potere per far rientrare l’emergenza e riportare alla normalità la loro vita. Il forte nubifragio che si è scatenato nella notte tra il 3 ed il 4 novembre 2021 ha letteralmente messo in ginocchio la comunità di Itri in provincia di Latina. La fortissima ondata di maltempo ha causato la frana di alcuni costoni dando vita ad un fiume di fango che al passaggio ha travolto auto e abitazioni. Le strade sono quasi completamente invase da detriti e grandi massi che ostruiscono anche il passaggio di molte vie interne ed esterne al Comune. Alcune famiglie sono state costrette ad abbandonare le abitazioni. Altre sono costrette in casa a causa del fango e dei massi sulle strade che ne mettono a rischio l’incolumità. Le scuole sono state chiuse per ragioni di sicurezza e in queste ore si continua con la quantificazione dei danni che, comunque, già dai primi sopralluoghi effettuati dalla protezione civile risultano particolarmente ingenti. Siamo di fronte ad una comunità che è stata piegata da un’ondata di maltempo che, per fortuna, non ha causato, come accaduto in situazioni analoghe, vittime ma che ha completamente stravolto la quotidianità e il senso di sicurezza dei cittadini”.
E conclude: “Abbiamo il dovere e la responsabilità, come rappresentanti delle istituzioni a tutti i livelli, di unire le forze per prevenire e contrastare tali fenomeni che purtroppo assumono ogni anno più violenza e forza. Si tratta di eventi straordinari che, come tali, devono essere affrontati con massimo pragmatismo ed attenzione non solo per ripristinare lo status quo nel Comune di Itri ma soprattutto per mettere in sicurezza un’area che ha mostrato tutta la sua fragilità sotto il profilo ambientale ed idrogeologico”.
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