LATINA – Avrà un deficit di azione politica la maggioranza civica-Pd che il 17 ed il 18 ottobre ha confermato Damiano Coletta sindaco di Latina. L’elezione alla presidenza del consiglio comunale di Raimondo Tiero l’ha confermato in pieno: il centro destra, dominante nelle urne con l’integrazione successiva del premio di maggioranza, ha “ingabbiato” la maggioranza consiliare sul nome di “Mister Preferenze” nel capuologo pontino in occasione dell’ultimo voto amministrativo.
La candidatura avanzata da Fratelli d’Italia per conto dell’intero centro destra ha, di fatto, messo all’angolo la coalizione del sindaco Coletta, costretta a sostenere l’elezione a presidente d’aula del 58enne funzionario della Prefettura di Latina. E così che la maggioranza, che tale non è in aula, di Latina Bene comune e del Partito Democratico ha dovuto ingoiare quest’altro rospo pur di iniziare la nuova consiliatura.
D’altra parte lo stesso Tiero, due lauree in scienze politiche e scienze dell’amministrazione ed un master di primo livello nella gestione innovativa della pubblica amministrazione, ha esordito come meglio non avrebbe potuto nella sua sesta consiliatura dalle parti di piazza del Popolo .
La sua prima volta elettorale risale al 1990 quando anche c’era la Democrazia Cristiana, partito in cui ha militato da giovanissimo insieme a suo fratello Enrico, ora capogabinetto presso l’amministrazione provinciale e vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Tiero senior fu eletto 31 anni fa consigliere nella IV circoscrizione con 680 preferenze, quanti ne sarebbero bastati per approdare in consiglio comunale. Si trattò di un appuntamento rinviato solo di sette anni quando, ricercato da un giovane assessore provinciale qual’era il futuro Senatore Claudio Fazzone, andò in consiglio con un portafoglio elettorale niente male: 860 voti. Da allora un’escalation che l’ha portato ad essere il più votato alle amministrative del 2002 (1490), del 2007 (1606) e 2011 (1590). In questo crescendo elettorale, per la quale la sua famiglia originaria di Castelforte si è espressa prodigata in maniera sinergica, c’è stato un ‘passo falso’: le amministrative della primavera 2016 che incoronarono per la prima volta Damiano Coletta.
Raimondo “Remo’ Tiero perse questo primato che aveva cominciato ad inanellare per la miseria di soli 4 voti. Ma aveva un alibi: non era candidato nella lista di Forza Italia e del Popolo delle Libertà ma in quella civica “Cuori Italiani” il cui copyright, antesignano della nascita di Fratelli d’Italia in provincia di Latrina, l’ha sempre avuto in cassaforte il fratello Enrico. I 1597 voti personali raccolti il 3 e 4 ottobre sono bastati a convincere la maggioranza del Coletta bis a suggellare questa prima vittoria politica del centro destra. L’elezione è avvenuta all’unanimità, vi hanno partecipato 32 consiglieri (era assente il 33°) alla seconda chiama. Alla prima c’era stata l’annunciata prova muscolare del centro destra. I suoi 18 voti sono stati tutti per Tiero senior con la maggioranza costretta a deporre nell’urna scheda bianca.Quando bastava il quorum dei 2/3, Tiero è stato eletto con la quasi unanimità dei presenti.
All’indirizzo del rieletto sindaco Coletta è stato mandato un chiaro messaggio politico: le proposte politiche che d’ora innanzi approderanno in aula non saranno sue dell’ibrida maggioranza Civica-Pd ma dello schieramento che non ha permesso dopo 11 anni il ritorno di Vincenzo Zaccheo. L’ex federale provinciale del Msi e di An sapeva che la sua candidatura alla presidenza del consiglio avrebbe creato qualche grattacapo al centro destra e, di conseguenza, ha deciso di fare un passo di lato. L’elezione di Tiero permetterà a Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e ‘Latina nel cuore’ di avere più margini di manovra in una fase in cui lo stesso sindaco non ha altre soluzioni di sorta. O varerà una Giunta tecnica oppure il destino della seconda consiliatura sarà negativamente segnato…
Il neo presidente d’aula, ringraziando per il sostegno ricevuto, ha definito “paradossale” la situazione politica venutasi a creare a Latina. E nonostante ciò, si è impegnato “anche grazie al vostro aiuto e alla vostra collaborazione, a volgere al meglio il gravoso compito che mi è stato conferito. Cercherò di garantire tutte le forze politiche presenti in Consiglio”.
I complimenti di Coletta sono stati inevitabili: “L’elezione di Tiero all’unanimità credo sia un segnale importante che l’Assise ha dato alla città. Nel momento in cui si devono cercare sinergia e unità di intenti bisogna superare contrapposizioni di natura ideologica. Sono sicuro – ha aggiunto il sindaco rivolgendosi al neo presidente del comunale – che lei saprà far rispettare le regole usando anche il buon senso in virtù dell’innegabile esperienza pluriennale in Aula. Abbiamo bisogno di una figura di garanzia in un momento così delicato. Questo è il segnale che le forze politiche trovano unità di intenti nell’individuare una figura che ha grande importanza per tutta l’attività del Consiglio comunale”.
A passare all’incasso è stata la segreteria provinciale di Fratelli D’Italia. Il coordinatore e senatore Nicola Calandrini ha dichiarato di aver messo a disposizione il suo elemento migliore in “termini di esperienza e competenze maturate” a favore dell’intera coalizione di centrodestra “che è compatta e intende continuare ad esserlo in questa particolare fase della vita amministrativa della città, dovuta alla conclamata ‘anatra zoppa’. Coletta ora si trova – come detto – davanti ad un bivio: solo se nominerà una Giunta tecnica, il centro destra gli proporrà una Road Map programmatica da cui non potrà non prescindere per il suo futuro amministrativo. E Vincenzo Zaccheo gli ha inviato un ultimatum: “Per fare un matrimonio servono la volontà di due persone e di alcuni ingredienti come la tolleranza.”
09/11/2021
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