GAETA – Ma l’Autorità di sistema portuale del mar tirreno centro settentrionale ha mai concesso alla società “Spinfor srl” (proprietà del centro commerciale ‘Gate A”) la concessione demaniale marittima per utilizzare oltre 1000 metri quadrati dell’area portiuale come zona di transito a servizio del complesso direzionale e commerciale in località San Carlo? E’ calato il gelo nel consiglio comunale di Gaeta martedì mattina quando ha il consigliere comunale d’opposizione Franco De Angelis ha posto questa domanda all’assessore alla portualità del comune, l’ex sindaco Massimo Magliozzi.
Tra i due sono state subito scintille verbali e l’argomento ha monopolizzato la gran parte della fase iniziali della seduta assorbita dalla discussione delle interrogazioni e interpellanze. De Angelis ha chiesto, senza mai ottenerle, le dovute risposte a Magliozzi dopo che l’assessore in un’intervista video aveva insinuato un preciso problema : se i dipendenti del centro commerciale “Gate A” dovessero perdere un giorno il proprio lavoro dovranno andare a mangiare solo a casa del consigliere De Angelis. Per l’esponente delle minoranze questa è stata la solita minaccia e aggressione verbale subita a conclusione di una richiesta di chiarimenti che ha formulato da oltre un anno, cioè quando chiese all’ex Autorità portuale del Lazio avesse potuto autorizzare al realizzando centro commerciale utilizzare un’area disciplinata dal piano regolatore portuale di Gaeta per finalità diverse rispetto a quelle poi realmente svolte.
Tra Magliozzi e De Angelis sono volate parole grosse quando l’esponente delle minoranze ha rivelato una lettera inviatagli, dopo una regolare richiesta di accesso agli atti, dal direttore dell’ufficio delle Dogane di Gaeta il 27 ottobre 2020, Cosmo Domenico Tallino. Rispondeva che l’area oggetto della richiesta di concessione demaniale avanzata dalla Sinfor srl “è attualmente dotata di cancello già delimitante in una zona di pertinenza portuale. La stessa, in previsione della ridefinzione portuale doganale futura, è destinata a diventare parte integrante estensiva dell’attuale area portuale doganale mediante lavori di completamento dell’antistante area banchi nata, il cui accesso è già attualmente regolamentato dalla presenza del citato cancello”. Insomma l’ufficio delle dogane di Gaeta esprimeva parere contrario al rilasciuo della concessione richiesta.
Da quel momento, un anno, l’ex Autorità portuale del Lazio ha preso atto del diniego formulato dal direttore Tallino o no? Questo quesito De Angelis l’ha posto all’assessore alla portualità Magliozzi in considerazione del fatto che “ogni giorno, soprattutto all’alba, in questa zona a ponente del porto commerciale arrivano e sostano diversi mezzi pesanti per lo scarico della merce. Ci faccia sapere”. Naturalmente il parere contrario dell’ufficio delle Dogane, oltre al consigliere De Angelis, era stato inviato all’ufficio amministrativo della filiale di Gaeta dell’ex Autorità portuale del Lazio al quale lo stesso direttore Tallino si raccomandava di trasmetterlo, “ove non l’abbia già fatto, alla società Spinfor srl, notiziandone lo scrivente”. Nell’aula consiliare del Comune di Gaeta l’imbarazzo si tagliava con il coltello perché si potrebbero temere per questa vicenda ripercussioni di naturale penale ma anche erariale per l’utilizzo di un’area che non è disciplinata dal Prg del comune di Gaeta ma da quello portuale della città.
Quello di martedì è stato il primo consiglio comunale di Gaeta dopo la lunga pausa estiva ed un altro momento interessante ha riguardato la delicatissima gestione del ciclo dei rifiuti. Il comune non riesce, uscita di scena la società romana Eco car, a concludere la gara comunitaria, le cui linee guida erano stato illustrate il 1 ottobre dal dirigente del settore Massimo Monacelli nel corso di una seduta della commissione trasparenza del comune. Il giorno prima, però, il consorzio di cooperative “Ciclat” di Bologna aveva presentato ricorso al Tar contro il contenuto del bando di gara pur non avendovi partecipato. Secondo l’assessore al ciclo dei rifiiuti Raffaele Matarazzo il Tar ha rigettato la sospensiva riservandosi la decisione nell’udienza di merito fissato il prossimo gennaio. Da qui gli strali del consigliere d’opposizione “Nuova stagione” Emiliano Scinicariello: “E’ questa sarà un’altra buona ragione – ha spiegato ricorrendo all’ironia – per attribuire all’attuale concessionario l’ennesima proroga quando l’Anac ci invita ad evitare di ricorrere a questo strumento dietro il quale abitualmente si alimentano forme di corruttela.”
Le altre interrogazioni hanno riguardato l’area industriale, tornata al comune, dell’ex stabilimento Avir. “E’ stato affidato un incarico ad un tecnico ciociaro per approntare uno studio di fattibilità per la demolizione della pericolante ciminiera e – ha aggiunto il consigliere De Angelis – , incurante di questo affidamento, l’Amministrazione permette l’utilizzo di questo spazio per lasciare in sosta i mezzi impegnati in altri cantieri aperti nella città, per svolgervi il mercato settimanale e quale area sosta, decisamente al buio, riservata ai turisti giunti a Gaeta per apprezzare le luminarie Natalizie”.
Un altro momento cult del consiglio di Gaeta ha puntato l’indice su quella che il consigliere Scinicariello ha definito la gestione di anarchia in cui opera il comando di Polizia locale. Il pomo della discordia è stata la cerimonia lo scorso settembre di commemorazione del sacerdote italo-americano Vincent Capadanno. Dietro il gonfalone del comune di Gaeta c’erano tre agenti: due operano nel servizio ambiente del comune, il terzo quel giorno non sarebbe dovuta essere lì in alta uniforme. Perché Semplicemente era “fuori servizio”. Chi l’ha autorizzato? La risposta dell’assessore alla Polizia Locale Raffaele Matarazzo è stata lapalissiana: “Gli ordini del servizio li firma il dirigente”. E ci mancherebbe.
Se le minoranze hanno chiesto che “torni a svolgersi regolarmente la commissione urbanistica in un comune che ha due assessori…al ramo”, è toccato al sindaco Cosimo Mitrano chiudere il Consiglio con il solo voto della maggioranza Forza Italia-Pd sul documento unico di programmazione . Serviva l’ok dell’aula per approvare entro la settimana da parte della Giunta il bilancio di previsione 2022, l’ultimo del Sindaco in scadenza di mandato. Ma ad alcune assenze giustificate se ne sono aggiunte delle altre “tattiche”, dalla forte valenza elettorale, nella maggioranza ormai in campagna elettorale. C’era il numero legale? Chissà. Con l’abbandono del duo Scinicariello-De Angelis chi avrebbe dovuto verificare il suo rispetto?