SPIGNO SATURNIA – Dal 26 al 28 novembre al Teatro Limosa di Spigno Saturnia ci sarà la mostra-performativa “Sei tu #Edipo”. Si tratta di una performance di musica, teatro e danza in una mostra d’arte intesa come un percorso – aperto a gruppi di quattro spettatori alla volta (muniti di green-pass e comunque vincolati alla prenotazione obbligatoria) – all’interno di cinque stanze per rivivere il mito di Edipo.
Gli artisti visivi in scena sono Normanno Soscia, Maurizio Soscia, Franco de Luca, Erika D’Elia, Raffaella Fusciello, Salvatore Bartolomeo, Maria Villano, Viviana Faiola, Carlo De Meo, Tito Rossini, Antonia Spinosa, Massimo Patroni Griffi e Giovanni Simeone; le attrici: Agnese Chiara d’Apuzzo che interpreterà Antigone e Rosalia Alice nei panni di Corifèa. La danza sarà quella di Antonella Pellegrini.
I testi sono tratti dal’Edipo di Sofocle; il filmato è tratto da “Persona” di I. Bergman; il video è opera di Antonio Faiola; la maschera di Antigone di Bruno Treglia; il reportage fotografico Ilaria Tortoriello. Consulente della scenografia Alessandra Iacovella; drammaturgia, spazio scenico e regia di Enrico Forte.
“Sei tu #Edipo – spiegano gli organizzatori dello spettacolo – è il titolo di una mostra-performativa che racconta al pubblico il mito dell’Edipo re di Sofocle e le sue risonanze potenziali con la crisi atuale. E sarà Antgone a raccontarci le vicende del proprio padre Edipo. La sala-teatro di Limosa viene trasformata in cinque stanze ricavate suddividendola con tendaggi in velatino. Gli spettatori la ripercorrono con il senso di orrore, morte, impotenza che tale tragedia porta con sé, non troppo diversa dall’atmosfera che pervade la crisi contemporanea. Edipo, dunque, è un’operazione di comunicazione culturale e d’incontro soprattutto in un periodo in cui i teatri contnuano a restare chiusi o stanno per riaprire”.
Ed ancora: “La mostra è performativa in un senso simile a quello che era per Sofocle: il pubblico deve ‘imitare’ Edipo e scoprire da sé che siamo noi la causa della pandemia. Nessun dio verrà con una risposta pronta a placare l’ignoranza — e se anche arrivasse, forse non crederemmo all’amarezza del suo responso. Perché la libertà risiede solo nella scelta se accetare il fato, o se combatere o soccombervi”.