FORMIA – Maxi condanna per l’Asl di Latina, costretta al risarcimento di oltre 330mila euro per un intervento chirurgico che ha causato danni permanenti ad un paziente. È quanto ha sentenziato il giudice monocratico del Tribunale di Cassino Domenico Tirozzi, che ha dato ragione ad un 46enne residente a Santi Cosma e Damiano.
I fatti risalgono al 2008, quando l’uomo, difeso dagli avvocati Giuseppe D’Amici e Simona D’Acunto, ha subito un intervento chirurgico al varicocele da cui, in seguito, è derivata l’atrofia di un testicolo. Per tale motivo, il paziente ha richiesto il risarcimento dei danni subiti in seguito all’operazione effettuata presso l’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia. Il consulente tecnico nominato d’ufficio ha valutato la percentuale di danno nella misura del 40%, escludendo che in futuro il 46enne possa ricorrere ad ulteriori cure mediche o chirurgiche. Il parere è stato sposato in pieno dal giudice Tirozzi, che infatti non ha richiesto ulteriori approfondimenti. Da parte sua, l’Asl di Latina non si è nemmeno costituita in giudizio ed è stata condannata ad un risarcimento danni pari a 331.720 euro, oltre agli interessi e indennità e al pagamento delle spese legali.
Hanno espresso viva soddisfazione gli avvocati D’Amici e D’Acunto per la sentenza: «Nonostante la sottoscrizione di un “consenso informato” da parte del paziente, la difesa dell’attore è riuscita a provare la genericità del documento tale farlo ritenere tamquam non esset. Siamo soddisfatti – concludono i due legali – anche per la personalizzazione del danno nella misura massima prevista dalle vigenti tabelle in uso presso i tribunali».