FORMIA – E’ di questi giorni la notizia della prima udienza davanti al Tribunale di Cassino per l’operazione condotta dalla Guardia Costiera di Gaeta denominata “Retini alla deriva” avvenuta nel Golfo di Gaeta e che vede imputate diciotto persone. I reati contestati dalla Procura di Cassino, se accertati, dimostrerebbero, “l’avvenuta significativa compromissione di un ampio specchio acqueo del Golfo di Gaeta che la Regione nel 2010 ha definito Area Sensibile di rilevanza comunitaria, con grave danno all’ambiente, al territorio e all’intera collettività formiana”.
A tal proposito non poteva non intervenire l’ex-sindaco di Formia, Paola Villa, la cui Amministrazione ha promosso l’iniziativa di costituirsi parte civile in questo processo con la deliberazione di Giunta Comunale n. 103 del 26 marzo 2019, cercando tra l’altro anche di coinvolgere, nella difesa del Golfo, gli altri comuni limitrofi, in particolare il comune di Gaeta, senza esito . “La promozione dell’ azione di costituzione di parte civile da parte dell’amministrazione è stato un segnale notevole e fondamentale perché finalizzato al benessere della collettività e alla difesa di un diritto di salute ambientale. Essere a fianco e il fianco delle associazioni e dei cittadini nella tutela dei beni comuni e collettivi da preservare e garantire, sia sotto il profilo della sostenibilità ambientale sia come fonte di sviluppo dei nostri territori, è affermazione del diritto e dei diritti” – ha commentato la notizia l’ex sindaco Paola Villa.
“La salvaguardia della comunità, in tutte le sue espressioni di sicurezza e rispetto ambientale – afferma ancora l’attuale consigliera comunale di Formia, Paola Villa – resta un dettame imprescindibile per ogni amministratore ed è per tale espressione valoriale che si accoglie con soddisfazione l’avvio del procedimento in esame; non da meno è la ferma convinzione e certezza che la vicenda possa concludersi in tempi brevi”.