MINTURNO – Merita i dovuti approfondimenti a Minturno la futura gestione della sosta a pagamento ma anche del servizio di noleggio degli autovelox e di quello di notifica delle sanzioni per violazioni alle norme del codice della strada. Lo ha deciso nel merito il Tar del Lazio – sezione del Lazio annullando l’itero carteggio tecnico amministrativo promosso dal Comandante della Polizia locale del Comune di Minturno Antonio Di Nardo. Il Tar ha accolto il ricorso che, promosso dalla società seconda classifica, l’attuale gestore Soes spa, era stato presentato dall’avvocato Christian Lombardi.
Contestava l’affidamento dell’appalto – avvenuto con la determinazione 123 del 30 aprile 2021, all’associazione temporanea d’impresa formata dall’Open Software srl, Engine srl e Kcity srl, quest’ultima società appaltatrice del servizio nel vicino comune di Formia.
Il Tar ha accolto essenzialmente due riserve procedurali avanzate dalla società seconda classificata. Nel senso che il Comune, in sede di aggiudicazione di gara, non avrebbe rispettato quanto stabilito da esso stesso nel capitolato di gara espletato nelle ultime settimane del 2020. E cioè che i due motivi di esclusione dalla gara sarebbero stati il mancato deposito dei manuali d’uso degli autovelox e che la stessa offerta tecnica non avrebbe dovuto superare le cinquanta pagine.
L’avvocato Lombardi per conto della Soes ha certificato che l’Ati, composta dall’Open Software srl (mandataria), Engine srl e Kcity srl (mandanti), ha prodotto una relazione tecnica lunga 98 pagine. Secondo l’avvocato Daniele Marrana, il legale della nuova società appaltatrice del servizio, la lunghezza di questa relazione veniva giustificata dal fatto che comprendesse una trentina di pagine con le indicazioni riguardanti l’utilizzo dei rilevatori automatici fissi delle infrazioni previste dagli articoli 142 e 146 del Codice della strada.
Il Tar ha deciso di annullare tutti gli atti della procedura di gara (bando, capitolato, nomuna commissione selezionatrice e disciplina) e soprattutto la determina dirigenziale numero 123 del 30 aprile scorso del Comandante Di Nardo con cui veniva aggiudicata definitivamente questi servizi ad un’Ati formata da imprese campane e venete.
Dopo l’affidamento del servizio all’Ati avevano avanzato la scorsa primavera le maestranze della Soes che aveva ottenuto lo scorso dicembre dal Comune di Minturno (con cui i rapporti improvvisamente si sono deteriorati) la proroga del servizio in attesa dello svolgimento del nuovo appalto che il Tar prima sospeso… e poi annullato.
La Soes nel vittorioso ricorso al Tar aveva ravvisato un conflitto d’interessi tra la Engine Srl ed il concorrente Rti tra Tecno Parking Srl e cooperativa Rosa dei Venti, terzo classificato “dal momento che i dispositivi rilevatori presentati nell’offerta di quest’ultimo sono prodotti e forniti dalla Engine”.
La società di Telese Terme aveva contestato anche il tempo di valutazione delle offerte in gara impiegato dalla commissione esaminatrice, solo 195 minuti, definito “incongruamente basso per la mole dei documenti da esaminare (nel complesso 503 pagine, compresi i manuali d’uso dei rilevatori)”, come pure il monte ore lavorativo nell’offerta presentata. Al ricorso dell’azienda di Telese si sono costituiti in giudizio sia la Open Software, che ha proposto anche un ricorso incidentale avverso la posizione di Soes, contestando l’illegittimità dell’ammissione della medesima a soccorso istruttorio per colmare le lacune del Documento di Gara Unico Europeo circa i requisiti tecnico/professionali. Il Comune di Minturno è stato condannato al pagamento delle spese processuali, pari a 4mila euro, oltre oneri di legge e rifusione del contributo unificato versato.