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Itri / Stato di calamità naturale: niente risarcimento per gli automobilisti danneggiati

ITRI – Una dichiarazione necessaria per accedere concretamente alle risorse economiche attese da un’intera comunità. Si è sviluppato un inevitabile dibattito politico a Itri dopo la pubblicazione di un decreto ad hoc con cui il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha proclamato lo stato di calamità naturale a seguito dell’eccezionale ondata di maltempo che ad Itri il 3 ed il 4 novembre scorsi ha provocato ingentissimi danni ancora in fase di quantificazione. Il decreto del governatore, secondo quando prevede la legge regionale numero 2 del 26 febbraio 2014, ha dato mandato a procedere, a cura della Agenzia regionale di protezione civile, alla ricognizione delle spese sostenute dall’Amministrazione comunale in merito alle conseguenze provocate sul territorio da fiume di fango e detriti causato da un datato fenomeno di dissesto idrogeologico. La stessa ordinanza del presidente della Regione Lazio Lazio è stata nel frattempo trasmessa al dipartimento di Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il riconoscimento dello “stato di emergenza” . Solo dopo saranno adottate misure di natura straordinaria ed emergenziale per la gestione dell’emergenza idrica, la riparazione dei danni e per il sostegno alle popolazioni e alle attività produttive.

Intanto, in attesa dell’arrivo dei fondi statali, i problemi dei cittadini comuni sono sotto gli occhi di tutti. Per l’ex sindaco Antonio Fargiorgio vanno risarciti i cittadini le cui auto siano state danneggiate dagli eventi del 3 e 4 novembre. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale il gruppo di minoranza di “Itri facciamo futuro” aveva sostenuto come l’Amministrazione comunale debba intervenire per ristorare quei cittadini le cui vetture, 21, abbiano subito danni a seguito dei noti eventi del 3 e 4 novembre. Nell’intervento del capogruppo ed ex sindaco Antonio Fargiorgio, è stato infatti sottolineato come ci fossero nelle pieghe del bilancio comunale, e segnatamente dell’avanzo libero di amministrazione (ben 210mila euro), le risorse per andare incontro alle esigenze dei cittadini danneggiati. Fargiorgio aveva chiesto una variazione di bilancio di 80mila euro per la creazione di un fondo proprio per far fronte a queste evenienze ma la maggioranza Agresti ha ritenuto di dover limitare lo stanziamento a 50mila euro decidendo di attingere 45 mila euro per finanziare le iniziative promozionali in vista del prossimo Natale e di 10mila euro per realizzare alcuni interventi di manutenzione a favore di diversi immobili comunali.

“E ciò è avvenuto, nonostante restassero e restino da utilizzare, come avanzo libero, altri 100mila euro, cui si poteva e può attingere per alleviare il danno dei cittadini che hanno visto danneggiate le loro vetture – ha aggiunto l’ex sindaco Fargiorgio – Sarebbe stato un bel gesto nei loro confronti, perchè non tutti, e anzi forse soltanto pochissimi tra loro, potranno contare su una polizza assicurativa che li tuteli per eventi come quello alluvionale” aveva ricordato il consigliere Fargiorgio durante la seduta consiliare. L’ex sindaco di Itri pensa di perorare la richiesta dei cittadini e “batteremo tutte le strade istituzionali e amministrative possibili affinché si possa pervenire ad una forma di risarcimento.

Nella gestione di una vicenda come quella che ha colpito Itri, in cui si parla della necessità di interventi strutturali addirittura secondo il Sindaco per circa 30 milioni di euro, siamo dell’avviso che ci siano assolutamente spazi e margini, anche per manovre di poche decine di migliaia di euro, per risarcire pure sotto tale profilo i cittadini itrani”.

Le minoranze in consiglio comunale hanno posto l’accento sulla necessità di un approccio diverso sulla programmazione e sulla pianificazione,” capace di predisporre le misure di intervento da adottarsi nel breve, nel medio e nel lungo periodo”. La consigliera Tiziana Ialongo ha rinnovato la richiesta di costituire una Commissione Tecnica Specializzata, formata da tecnici nominati dal Comune, altamente specializzati nei vari settori di competenza e in grado di predisporre un Piano Coordinato di progettualità, di lavori e di interventi, e al contempo di dare un ordine ed un preciso assetto organizzativo, oltre che un controllo puntuale, alle opere di ripristino e di messa in sicurezza che andranno ad eseguirsi. Insomma l’attività e l’indagine conoscitiva sono fondamentali per effettuare precise valutazioni dello stato ambientale e territoriale ed adottare, di conseguenza, puntuali strategie di mitigazione del rischio.

Non sono mancate obiezioni da parte di “Itri Facciamo Futuro” circa la presenza, all’interno della variazione di bilancio di voci estranee alla misura d’urgenza. Tra queste, il cospicuo aumento della Tari previsto per gli anni 2022 e 2023, pari ad 123 mila annui ed il considerevole importo di 45 mila da spendere per le luminarie e le festività del Natale. “Si tratta di una spesa, questa – ha sottolineato la Consigliera Ialongo – che, considerata la particolare fase emergenziale che Itri sta vivendo, sarebbe opportuno contenere per organizzare un Natale comunque dignitoso come negli anni scorsi

L’assessore al bilancio Amtonio Ruggieri nel giustificare la voce ha parlato della sua necessità anche per coprire spese lasciate impagate dall’Amministrazione precedente. “Affermazione gravissima, assolutamente non veritiera, non supportata da alcun riscontro documentale – ha replicato l’ex sindaco di Itri – Il delegato al bilancio non si è preoccupato non soltanto di fornire, ma neppure di indicare, per essere poi platealmente smentito dai suoi stessi colleghi di maggioranza, gli assessori Di Mattia e Mazziotti, che hanno ricondotto invece quella voce di spesa alle luminarie per il prossimo Natale. E’ una circostanza, questa, che peraltro emergeva ed emerge in maniera chiara ed inequivocabile dall’apposita determina adottata dal Responsabile del servizio, che forse a qualcuno deve essere sfuggita… Non debiti vecchi (peraltro inesistenti), quindi, ma spesa futura”. 

I Consiglieri Fargiorgio, Maggiarra e Ialongo hanno, da ultimo, sottolineato la mancanza di qualsivoglia forma di stanziamento, di indennità, ristori o altre misure di aiuto e di sostegno in favore di cittadini, commercianti e artigiani relativamente all’emergenza epidemiologica da Covid-19, emergenza ancora estremamente attuale. Un invito è stato rivolto all’amministrazione comunale ad avere un puntuale approccio informativo verso la cittadinanza in tema di Covid e quindi ad adottare disposizioni di maggiore controllo in ordine alle pratiche da osservare per contenere e limitare il più possibile i contagi. La seconda richiesta ha riguardato la necessità ed improrogabilità della riattivazione dei tavoli tecnico-istituzionali già aperti in Regione per affrontare l’annosa vicenda legata ai pozzi privati. Tanti erano gli utenti sia in aula che davanti il palazzo comunale per reclamare la massima attenzione sulla vicenda. Il Consiglio comunale si è concluso con la nomina di tre commissioni consiliari permanenti(Bilancio, programmazione, Patrimonio e Attività Produttive; Urbanistica e Lavori Pubblici; Cultura e Servizi Sociali) formate, per volontà di una sola parte della maggioranza, nella più ampia composizione di ben consiglieri.

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