ITRI – Il provvedimento entra in vigore giovedì mattina alle 9 e sarà vigore per le successive 24-36 ore ma già da ieri sera molte delle 250 persone residenti nelle contrade Campiglioni e Giovenco ad Itri hanno abbandonato le rispettive abitazioni interessate dal gravissimo fenomeno idrogeologico verificatosi nella notte tra il 3 ed il 4 novembre scorsi. Lo ha disposto il comune di Itri dopo l’allerta arancione diramata dal Dipartimento della Protezione Civile della Regione Lazio anticipando avverse condizioni meteorologiche con fenomeni di rovescio che saranno accompagnati da forti temporali e raffiche di vento.
L’ordinanza di evacuazione, firmata dal neo vice sindaco Elena Palazzo, è stata automatica alla luce del bollettino meteo della Regione Lazio ed interesserà ben 78 famiglie invitate ad abbandonare le rispettive abitazioni lambite già da un fiume di fango e detriti. Il comune ha fatto di sapere di aver messo loro a disposizione alcune strutture ricettive del paese e della zona ma le famiglie “sfollate” o quelle che andranno via giovedì mattina molto probabilmente chiederanno ospitalità da familiari,amici e conoscenti. La stessa amministrazione, dopo aver incassato nei giorni scorsi la dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti propedeutica all’ottenimento dello stato di emergenza del governo relativamente a quanto gravemente verificatosi un mese fa, ha deciso pertanto di perdurare lo stato di emergenza e l’operatività del Coc, il centro operativo comunale, agli ordini del Comandante della Polizia Locale Pasquale Pugliese.
Per il vice sindaco Palazzo la decisione di evacuare le 250 persone “a rischio”, suggerita dal Prefetto di Latina Falco all’indomani del disastro del 3 e 4 novembre in considerazione degli sviluppi della situazione metereologica, vuole avere soltanto un carattere cautelativo e precauzionale. Il comune di Itri ha deciso pertanto in via precauzionale di chiudere tutte le scuole di ogni e grado nelle giornate di giovedì e venerdì e di sospendere in quest’ultima giornata il mercato settimanale. Sia l’attività scolastica che quella mercantile si svolgono nelle zone confinanti le località Campiglioni e Giovenco dove, dalla serata di mercoledì, tutti nuovamente hanno il naso all’insù.