Ha interessato anche le province di Latina e Frosinone la brillante operazione dei Carabinieri dei Nas che su scala nazionale ha verificato il rispetto dell’obbligo vaccinale per le figure “esercenti le professioni sanitarie” e“operatori di interesse sanitario”, insomma per i medici. In particolare, i servizi sono stati finalizzati ad individuare i professionisti, sia in ambito pubblico che in regime di attività libero professionale presso studi e ambulatori privati, che hanno continuato ad esercitare l’attività, sebbene privi di vaccinazione anti-Covid
I Carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Latina, agli ordini del Comandante Felice Egidio, hanno effettuato complessivamente 40 controlli, di cui 28 in provincia di Latina e 12 in quella di Frosinone. Sul territorio pontino stati denunciati 10 tra medici di medicina generale e farmacisti per aver esercitato abusivamente l’attività professionale malgrado fossero stati sospesi per inosservanza dell’obbligo vaccinale. In più sono stati segnalati all’Asl cinque sanitari per l’accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale con conseguente sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Sars-COv-2 .
Hanno violato, in pratica, l’articolo 4 del decreto legge numero 44 del 1 aprile 2021.I Carabinieri dei Nas in provincia di Latina hanno segnato un medico all’Asl di competenza per l’accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale con conseguente sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Sars-COv-2. Su scala nazionale i militari del nucleo antisofisticazione nel corso di controlli presso 1609 strutture e centri sanitari pubblici e privati hanno verificato oltre 4900 posizioni relative a medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, fisioterapisti e altre figure,accertando 281 situazione irregolari dovute all’esercizio della professione in assenza della vaccinazione.
Tra i professionisti controllati è emerso che 126 di loro eseguivano prestazioni seppur già destinatari del provvedimento di sospensione dall’Ordine professionale emesso dall’Autorità sanitaria (ASL, ASP, ATS, etc.), continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori, come pureall’interno di reparti in ospedali pubblici e cliniche private, in ragione del loro incarico di medico o infermiere. Tali condotte hanno portato al deferimento presso l’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione sanitaria” poiché sorpresi in servizio malgrado fossero stati sospesi dall’Ordine professionale.
Sono stati individuati anche 8 medici di famiglia,tra medici e pediatri di medicina generale operanti in alcune Regioni (Abruzzo, Sardegna, Campania e Lazio), risultati non essersi mai sottoposti a vaccinazione. Il servizio di controllo ha determinato anche l’avvio di accertamenti nei confronti di Aziende Sanitarie di alcuneRegioni e Provincia Autonoma (Calabria,Sicilia, Molise,Bolzano-Alto Adige)per possibili condotte omissive e di inerzia nella regolare predisposizione dei provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confrontidel personale risultato non vaccinato.