GAETA – Dopo le luminarie, la festa, l’esplosione di immagini e di eventi, a Gaeta c’è dell’altro: un vuoto che non riesce a dare una risposta ai bisogni dei cittadini, che siano legati a temi come la sicurezza, la vivibilità e la stessa viabilità. Di fronte a questi temi l’impegno (economico e sociale) dell’amministrazione comunale in carica appare troppo modesto.
Sabina Mitrano della Giunta del suo omonimo sindaco Cosimino ha fatto parte in qualità di assessore alla cultura. Da mesi però è in rampa di lancia con il suo movimento “Gaeta comunità di valore” naturalmente con l’obiettivo – che ora non conferma neanche sotto giuramento – di diventarne il candidato a sindaco,magari ricevendo l’investitura per l’intero ma ancora litigioso centro sinistra. Sabina Mitrano le sue carte le scoprirà a gennaio, nella seconda metà del mese, anche si svolgerà il congresso cittadino del Partito Democratico, il cui tesseramento, in presenza e on line, per i nuovi iscritti scadrà il 15 dicembre. La professoressa sui rapporti di forza all’interno dei Dem gaetani sa di dover attendere: capirà solo tra un mese se potrà aspirare a indossare o meno i panni dell’anti Cristian Leccese alle attese amministrative della prossima primavera
Intanto afferma di non voler partecipare al “tifo da stadio” a favore delle Luminarie e tantomeno di non aggregarsi a coloro che non le vogliono. Sabina Mitrano propone di considerare una terza strada “quella di promuovere un evento con maggiore rispetto, tatto e sensibilità all’interno del contesto cittadino, creando programmi che rispettino appunto la città, la sua storia e cultura, e che siano organizzati tenendo sempre in conto per prima cosa i bisogni delle persone e le priorità necessarie per uno sviluppo il più generalizzato e equo possibile. Per fare ciò è necessario, inoltre, rendere partecipi coloro che vivono e lavorano a Gaeta delle scelte che grandi sforzi amministrativi e organizzativi comportano.
Sabina Mitrano considera prerogative la partecipazione del cittadino alle scelte amministrative e il rispetto verso i reali bisogni della città e in quest’ottica ha deciso di svolgere,per ora, il ruolo di box office relativamente a quelle che definisce “segnalazioni di disagi che, seppur riguardando situazioni diverse, hanno in comune la superficialità e la mancanza di attenzione ai bisogni primari e più importanti dei cittadini da parte dell’Amministrazione, in particolare la sicurezza e la vivibilità di Gaeta”
Alle Luminarie c’è un’altra faccia della stessa medaglia e la responsabile di “Gaeta Comunità di valore” illustra il suo contenuto dal suo osservatorio politico: “Non è possibile pensare che da un lato della città si festeggi con migliaia di luci e fuochi d’artificio, e in altre zone la città sia buia, che molte famiglie trascorrano intere serate o giornate senza la corrente elettrica, che si aggiunge alla mancanza di potabilità dell’acqua a generare una situazione paradossale. Inutile dire che le aree con maggiori disagi siano le zone periferiche della città. Sembra davvero che ci sia l’intenzione di concentrarsi su manifestazioni e luoghi centrali e appariscenti trascurando ciò che non rientra in questo quadro”. Sabina Mitrano punta il dito contro la situazione di abbandono e di degrado di un’arteria che by-passa a monte la città, via Sant’Agostino, dal quartiere della Piaja, quello originario del sicuro candidato a sindaco dell’attuale maggioranza Forza Italia-Pd e liste civiche Cristian Leccese,si snoda all’interno fino ad arrivare alla riviera di Ponente. Via S.Agostino – osserva Sabina Mitrano – è stata teatro di numerosi e, in alcuni casi, gravissimi incidenti ma “ la sicurezza è assolutamente precaria, nonostante le segnalazioni e anche nonostante gli interventi che da poco sono stati realizzati. Il manto stradale infatti è in condizioni pessime a poche settimane dal rifacimento, e resta una fonte di pericolo grave per tutti i residenti del quartiere ma anche per tutti coloro – e sono sempre di più – utilizzano questo percorso che, dal versante interno, consente di raggiungere Itri e Formia oltre che la piana di Sant’Agostino”.
La professoressa Mitrano cita il caso di via Sant’Agostino ma complessivamente censura il modo di agire per il quale via S.Agostino un “simbolo” . A suo dire si stanno trascurando aree periferiche e interventi semplici che invece rappresentano gli strumenti di sicurezza e vivibilità per i cittadini. La strada dunque per un vero cambiamento, per la giusta valorizzazione della città, è porre di nuovo il cittadino e i suoi bisogni al centro, che al centro sia tutta la città a sentirsi tale. Siamo convinti che occorra maggior rispetto per la comunità e che questo rispetto debba passare dalla cura di tutti quegli elementi che agevolano la vita quotidiana del cittadino: trasporti, viabilità, strade, strutture pubbliche. Tutti servizi che necessitano di una regolare ed adeguata manutenzione ordinaria. Appare dunque paradossale che in un Comune nel quale si appaltano quotidianamente grandi opere pubbliche, si approvano progetti di edilizia privata, grandi porti turistici, spese folli di qualsiasi tipo – conclude amareggiata Sabina Mitrano – sia proprio l’ordinaria manutenzione ad essere fortemente penalizzata”.