PONZA – “Nella giornata di ieri, con sentenza n. 8344/2021, il Consiglio di Stato, ha definitivamente respinto l’appello del Comune di Ponza contro l’installazione del dissalatore temporaneo, confermando la legittimità dell’ATO4 e di Acqualatina (entrambi difesi dall’Avv. Salvatore Scafetta) nel realizzare l’impianto. I motivi di impugnazione proposti dall’Amministrazione comunale sono stati dichiarati infondati in diritto e sotto il profilo urbanistico e paesaggistico”. A diffondere questo resoconto è una nota a firma della stessa società gestore del servizio idrico nell’Ato4, dunque anche sull’isola pontina, Acqualatina.
“In particolare – spiega ancora – il Consiglio di Stato, accogliendo le eccezioni sollevate da Ato4 e Acqualatina, ha rilevato che il posizionamento del dissalatore in località Cala dell’Acqua era già stato sancito dalla Conferenza dei servizi svoltasi nel 2017, che il Comune non ha mai impugnato o annullato in autotutela. La sentenza, inoltre, chiarisce che tali opere non comportano modifiche di luoghi o edifici, né pregiudicano in modo irreversibile il territorio. Pertanto, il Consiglio ha ritenuto che non possa configurarsi un’ipotesi di variante urbanistica, come invece dichiarato dal Comune”.
E conclude: “L’opposizione sollevata dal Comune di Ponza, oltre a diffondere un’erronea informazione su presunte irregolarità nell’operato dell’ATO4 e di Acqualatina, sconfessate dalla sentenza, ha ritardato di oltre due anni la realizzazione dell’impianto, a grave danno dell’utenza e dell’erario“.