Cronaca

Gaeta / Lottizzazione abusiva al parcheggio dell’ex stazione ferroviaria, 10 indagati

GAETA – Lottizzazione abusiva in concorso. Sono le ipotesi di reato prefigurate dal capo della Procura della Repubblica di Cassino, Luciano D’Emmanuele, nei confronti dei vertici del Comune di Gaeta e del Consorzio Industriale del sud Pontino relativamente al varo di una Variante urbanistica deliberata dalla Giunta municipale a favore del piazzale dell’ex stazione ferroviaria della città. Per questo motivo il dottor D’Emmanuele ha indagato complessivamente dieci persone accusate, in questa fase dell’istruttoria, di aver proposto e ratificato una variante urbanistica su un’area strategica, 2737 metri quadrati, per la riattivazione della Littorina Formia-Gaeta.

Secondo la Procura il consiglio d’amministrazione del Consorzio industriale il 14 giugno 2019 approvò una delibera con cui proponeva al comune la variante urbanistica dell’area senza alcun visto della Regione Lazio. Lo prevedeva l’articolo 1 della legge regionale 36 del 2 luglio 1987. Del primo dei due capi d’imputazione della Procura figurano indagati il presidente dell’ormai ex consorzio industriale del sud pontino e ora componente del Consorzio regionale degli enti di promozione industriale, Salvatore Forte, e i due membri del consiglio d’amministrazione che nel giugno di due anni chiesero al Comune l’adozione del varo dello strumento urbanistico: l’ex presidente della Camera di Commercio di Latina e della Confcommercio provinciale Vincenzo Zottola e l’imprenditore formiano Antimo Merenna. Alla Giunta municipale di Gaeta viene attribuita la responsabilità di aver approvato la variante urbanistica il 2 agosto 2019 con la delibera numero 171 “senza verificare se fosse supportata da un idoneo piano attuativo o programma urbanistico”. Per questo motivo sono stati iscritti sul registro degli indagati i nomi dell’esecutivo in carica all’epoca: oltre al sindaco Cosmo Mitrano, gli assessori Angelo Magliozzi, Teodolinda Morini, Alessandro Martone, Lucia Maltempo e Felice D’Argenzio. Nei guai è finita anche la dirigente del settore “Riqualificazione urbana” del Comune Stefania Della Notte semplicemente perchè ha sottoscritto il parere di regolarità tecnica alla delibera numero 171. Per la Procura non poteva essere adottata, per il Comune ha rappresentato una sorta di declassificazione urbanistica dell’area rispetto alla previsione originaria contemplata nel Piano regolatore generale del comune di Gaeta approvato nel lontano 1973.

L’area all’epoca venne disciplinata come “S”, servizi: Nella fattispecie il Comune di Gaeta 48 anni pensava di realizzare nell’area dell’ex piazzale della stazione un polo scolastico. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura è finito dell’altro. Nell’aprile 2021 la società concessionaria del parcheggio, la Gaeta Parking, presentò al comune una certificazione asseverata di inizio lavori, una Cila, l’includendo l’area oggetto di frazionamenti e venduta illegittimamente alla società immobiliare Cavour srl. Per la Procura fu una palese forzatura anche se il rappresentante della stessa Cavour srl”, Edoardo Panzini, non è assolutamente indagato.

Intanto il Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli ha emesso un decreto di sequestro del piazzale dell’ex stazione di Gaeta e contestualmnente ha rigettato l’istanza del Procuratore D’Emmanuele che chiedeva dell’altro: il sequestro dei fascicoli edilizi riguardante l’area dell’ex stazone e della documentazione inerente il progetto di finanza relativamente alla nuova gestione del piazzale.

Gli avvisi di garanzia del capo della Procura di piazza Labriola scaturiscono da una laboriosa attività di indagine della Guardia di Finanza che si è arricchita di un’informativa di polizia giudiziaria, da un’allegata documentazione amministrativa, contrattuale, catastale e fotografica dell’area nonchè dalle dichiarazioni di numerosi testimoni, alcuni dei quali siedono tuttora nel consiglio comunale di Gaeta. Sullo sfondo dell’inchiesta però c’è un avviso pubblico del Cosind del 29 giugno 2018. Mise in vendita, al prezzo base di 408 mila euro, alcuni beni immobili insistenti nell’area dell’ex piazzale della stazione, tra cui tre fabbricati ed un locale termico sito in piazza Mazzini perchè così si chiama il sito ubicato – scrive D’Emmanuele – in una posizione privilegiata “al centro di una serie di attività economiche e culturali di grande impatto turistico”.

Il bando venne aggiudicato alla Immobiliare Cavour srl, l’unica società ad aver fatto pervenire un’offerta maggiorata di mille euro, 409mila euro. La “Cavour srl” si era costituita in effetti qualche mese più tardi, il 7 settembre 2018: a farvi parte sono stati Edoardo Panzini e la moglie Fabrizia Conte con un capitale sociale di 30mila euro. Ma perchè il Comune di Gaeta non esercitò alcun diritto di prelazione? Magari di un’area che avrebbe potuto acquistare per consolidare la sua datata tipologia funzionale? Gli inquirenti hanno poi evidenziato come la Cavour Immobiliare srl avesse la sua sede presso lo studio legale di un familiare del sindaco Mitrano e, dunque, il primo cittadino avrebbe dovuto sapere – secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza – della vendita formalizzata dal Consorzio industriale.

Ma c’è di più. Durante le operazioni di vendita di parte del piazzale, di te fabbricati e di un locale lo stesso Consorzio il 30 maggio 2019 ed il 28 giugno 2019 presentò al comune di Gaeta il frazionamento di una parte dell’area a quella oggetto della pubblica alienazione con la formazione complessiva di ulteriori sette particelle. Queste furono cedute, dopo un contratto preliminare, dal Consorzio alla Cavour srl “oltre a quanto indicato nell’avviso di vendita del 29 giugno 2018. Fu una procedura regolare? Secondo la Procura no. “Ne è derivato – secondo il Gip Casinelli – un aumento della capacità edificatoria del lotto del terreno oggetto del bando di vendita. La trasformazione della zona “S” a zona di parcheggio dei lotti adiacenti l’area dell’ex stazione ferroviaria ha in definitiva incrementato la superfice edificatoria della suddetta area, la quale, avendo di fatto recuperato gli spazi per gli standard urbanistici, potrà essere utilizzata a fini edificatori per tutta la sua estensione”. Un numero su tutti per esprimere la vocazione residenziale: tre metri cubi per metro quadro di superficie.

A rivelare l’esistenza di questa inchiesta è stato il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano. Ha indetto questa mattina una conferenza stampa “last minute” per ribadire, alla presenza di alcuni assessori indagati e dell’architetto Stefania Della Notte, la legittimità del suo operato e di quella della Giunta in carica nel 2019. A dire di Mitrano l’approvazione della variante urbanistica suggerita dal Consorzio industriale ha evitato una grande speculazione edilizia. Sarebbe stato possibile realizzare volumetrie per 38829 metri cubi nel “cuore” di Gaeta. “Sappiamo bene che quell’area di Gaeta era stata usata come parcheggio. Quando il Consorzio ha comprato da Ferrovie ci ha chiesto di modificare destinazione, da scuole standard urbanistici a parcheggi a raso. Abbiamo annullato ogni possibilità edificatoria. Abbiamo proceduto a darne notizia alla Regione Lazio che prevede anche la procedura semplificata del silenzio assenso”.

Al momento alcuni degli indagati sono assistiti dagli avvocati Vincenzo Macari e Andrea Di Croce che hanno escluso, per il momento, di presentare memorie difensive o di chiedere di essere interrogati dai pm semplicemente perchè non c’è stata sinora alcuna conclusione delle indagini preliminari ma soltanto l’emissione da parte del Gip Casinelli di un decreto di sequestro preventivo. Scuro in volto, il sindaco di Gaeta nella sua conferenza stampa durata 19 minuti vuole un’operazione verità nella fasi iniziali della campagna elettorale in cui, dopo il secondo mandato, non potrà partecipare: “ Vogliamo chiarire presto la nostra posizione – ha detto Cosimino Mitrano – Le procedure necessarie sono state espletate e attendiamo con fiducia gli esiti della vicenda. La città deve essere contenta perché abbiamo destinata a parcheggi evitando ulteriore cementificazione”. Il Procuratore Capo D’Emmanuele la pensa però diversamente..

VIDEO Conferenza stampa Sindaco di Gaeta

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