Si infittiscono le prese di posizione – e non poteva essere altrimenti – dopo la decisione del Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli di disporre il sequestro preventivo dei 2800 metri quadrati dell’ex piazzale della stazione ferroviaria e dell’invio, da parte del procuratore Capo Luciano D’Emmanuele, di dieci avvisi di garanzia ai vertici del comune di Gaeta e del Consorzio industriale del sud pontino con le ipotesi accusatorie di concorso in lottizzazione abusiva.
Non è rimasta isolata la proposta degli ultimi due consiglieri comunali d’opposizione, Emiliano Scinicariello di Una stagione e Franco De Angelis di Demos, di avviare in consiglio comunale la procedura per l’acquisizione al patrimonio immobiliare del comune di Gaeta del Piazzale Mazzini alla luce delle pressunte irregolarità commesse nel momento in cui l’area, venduta dal Consind per poco di 400 mila euro sl termine di un avviso pubblico balneare nell’estate 2019 alla neonata società Cavour immobiliare, è stata al centro di un accordo economico tra quest’ultima società e la Gaeta parking per realizzarvi, attraverso un progetto di finanza, un remunerativo parcheggio privato nel “cuore” della città e a ridosso della spiaggia di Serapo.
È stato possibile che il comune di Gaeta sia stato spettatore inerme davanti ad un progetto che, tutelando gli interessi di pochi privati, avrebbe violato anche la normativa tant’è che sono stati notificati 10 avvisi di garanzia con l’accusa di lottizzazione abusiva?
Sabina Mitrano, leader del movimento “Gaeta comunità di valore” di cui potrebbe essere probabile candidato sindaco alle amministrative della prossima primavera, ha deciso di non intervenire nel merito delle indagini in corso, “per le quali esprimiamo profonda fiducia verso gli organi inquirenti”, quanto sulle dichiarazioni rilasciate dal sindaco cosìmino Mitrano nella conferenza stampa convocata “last minute” alcuni minuti dopo l’arrivo dei finanzieri del gruppo di Formia che avevano notifica l’avviso fi garanzia del procuratore D’Emmanuele a lui, alla Giunta in carica nell’agosto 2019 e alla dirigente del settore “Rigenerazione urbana” del comune di Gaeta Stefania Della Notte.
“Al di là di quanto verrà ricostruito e verificato dal corso delle indagini, quello che è assolutamente certo è che siamo davanti all’ennesimo episodio di scelte politiche scellerate che hanno, di fatto, prodotto la perdita per l’intera Comunità di Gaeta – osserva Sabina Mitrano– di un’area strategica. E tutto ciò ad esclusivo beneficio di interessi privati”.
Per la coordinatrice di “Gaeta comunità di valore” questo genere di azioni politico-amministrative “va ben oltre le vicende giudiziarie in quanto definiscono l’indirizzo di questa amministrazione che, per l’ennesima volta, come già avvenuto per le spiagge, non fa che favorire pochi (i soliti), creando disparità sociale, demolendo il bene comune. A questo modo di agire bisogna opporsi e porre immediatamente un freno – ha aggiunto la professoressa Mitrano – Quanto dichiarato dal Sindaco poi in merito alla speculazione edilizia “sventata” risulta addirittura paradossale: secondo le sue parole la giunta avrebbe accettato, di fatto, di attuare, di ratificare questa “variante al piano regolatore” per difendere il terreno della ex-stazione dalla speculazione edilizia. Cio’ che il primo cittadino afferma, risulta quantomeno sorprendente visto che negli ultimi anni a Gaeta si è intervenuti in maniera massiccia proprio rilasciando permessi per costruire e contribuendo ad un eccesso di edificazione privata, che è sotto gli occhi di tutti. Gaeta invece vive da troppi anni il fenomeno dell’emergenza abitativa con la conseguenza di un drammatico calo demografico. Sempre più famiglie, soprattutto più giovani, decidono di andare a vivere nei comuni limitrofi proprio perché Gaeta non offre alcuna possibilità a coloro che vogliano affittare o comprare una casa ad un prezzo abbordabile. Tutto questo a fronte di un’ edificazioni sfrenata, che ha visto triplicare la costruzione di seconde e terze case. Inutile dire che, a fronte di un così grande aumento del numero delle abitazioni private, non siano invece stati fatti investimenti nell’edilizia pubblica e sui servizi. Strade colabrodo, scuole inagibili, continui disagi dovuti alle piogge per mancanza di manutenzione ordinaria di tombini e caditoie”
Il principale attacco politico di Sabina Mitrano all’omonimo sindaco di Gaeta è circoscritto quando il primo cittadino “omette” di spiegare che la destinazione dell’area oggetto di indagine era destinata alla Categoria S, cioè a Servizi. Quindi un’eventuale edificazione sarebbe stata, ad esempio, ad uso scolastico- ha aggiunto la leader di Gaeta comunità di valore- Riteniamo doveroso, a questo punto, che l’amministrazione comunale dimostri tutta la sua ‘buona volontà’ e l’estraneità ai fatti oggetto di indagine, convocando un consiglio comunale ad hoc che discuta la vicenda e che, all’unanimità, decida di acquisire l’intera area a patrimonio pubblico. Ne va del buon nome della giunta ma anche dei consiglieri di maggioranza (ed alcuni di finta opposizione) che, colpevolmente, hanno taciuto fino ad oggi.”
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