ITRI – Il comune di Itri risarcisca il comune di Gaeta per la sua parte relativamente alle spese affrontate, ben 406 mila euro, per la gestione dell’ufficio del giudice di pace operativo presso l’ex sede della sezione del Golfo del Tribunale in località Calegna. Questo nodo è venuto al pettine nelle fasi iniziali, lunedì sera, del consiglio comunale di Itri. Nelle sue comunicazioni il sindaco ed ex candidato alla presidenza della Provincia Giovanni Agresti ha rivelato l’arrivo di un atto di citazione ai danni del Comune di Itri dell’avvocatura del comune di Gaeta. Il procedimento civile inizierà davanti il Tribunale di Cassino il prossimo maggio ma il problema assume ora una duplice valenza: erariale e finanziaria da una parte ma anche politica dall’altra.
Il sindaco Agresti ha considerato seria l’intera querelle nata quando, all’indomani della soppressione del Tribunale di Gaeta nell’ambito del processo di revisione delle sedi giudiziarie italiane, molti Comuni (ma non tutti) del sud pontino decisero di dar vita ad un consorzio pubblico per garantire la sopravvivenza dell’ufficio del giudice di pace.
Uno di questi fu il sindaco dell’epoca di Itri Giuseppe De Santis ma il suo assenso non fu mai ratificato dalla Giunta e tantomeno dal consiglio comunale con un preciso impegno finanziario. A dire dell’allora maggioranza consiliare quell’onere economico sarebbero dovuto essere affrontato dal Ministero di Giustizia quando invece l’attuale presidente del Tribunale di Cassino Massimo Capurso, su sollecitazione dell’avvocatura del Golfo, si dichiarò favorevole per il mantenimento del servizio a condizione che i Comuni si accollassero le sue spese di gestione, sia per quanto riguarda i costi vivi che quelli attinenti al personale dipendente del comune di Gaeta. Il sindaco Mitrano ha chiesto di recuperare questo credito maturato dal 2014 ad oggi per non avere anch’egli problemi di natura erariale. Il sindaco di Itri ha chiesto invece di convocare un consiglio comunale straordinario per definire le linee guida finalizzate a individuare questo importante impegno economico nel bilancio di previsione 2022, attraverso una maxi variazione di bilancio o un ricorso all’avanzo di amministrazione
L’attuale primo cittadino Agresti ha potuto tirare un sospiro di sollievo relativamente ad un aspetto: quello ricevuto dal sindaco Mitrano è un mero atto di citazione e non un decreto ingiuntivo. Il Comune di Itri avrà più spazi di manovra per difendersi contro quello di Gaeta che avrà l’onere di documentare le spese realmente affrontate.