La presentazione da parte di Acqualatina dello studio di fattibilità per recuperare 270 mila metri cubi di acqua all’anno lungo i 160 chilometri delle sue ammalorate reti sul territorio di diversi comuni dell’Ato 4 ha riproposto un’altra emergenza che, ancora irrisolta, è al centro di una polemica tra la Confcomnsumatori provinciale di Latina e lo stesse ente gestore.
In due anni 75 giorni di media l’acqua non è risultata potabile per ciascun cittadino residente del sud pontino a causa del fenomeno della torbidità del prezioso liquido. Per la Confconsumatori pontina il fenomeno è sotto gli occhi di ciascun cittadino di Gaeta, Formia, Minturno, Spigno Saturnia, Castelforte, Santi Cosma e Damiano che potrà confermarlo. “Il dato di 75 giorni in cui l’acqua non è utilizzabile – fa rimarcare il presidente della Confconsumatori, l’avvocato Franco Conte – non può essere sottoposto ad interpretazione in quanto è la somma aritmetica dei giorni di non potabilità cosi come stabiliti nelle ordinanze emesse dai sindaci dei comuni del Golfo”.
“Non pensiamo – ha concluso Conte ricorrendo all’ironia – che non sappiano fare il proprio lavoro. Non si è fatta attendere la replica di Acqualatina che riduce a meno di 20 il numero dei giorni in cui l’acqua erogata dalle sorgenti di Mazzoccolo a Formia e di Capodacqua a Spigno Saturnia non sia stata potabile per le manifestazioni di torbidità. Per Acqualatina questo è un fenomeno del tutto naturale che interessa da sempre le sorgenti della zona, essendo di origine carsica. I cambiamenti climatici e le forti piogge degli ultimi tempi hanno accentuato l’insorgenza dei fenomeni, senza mai arrivare però ai 75 giorni annui dichiarati da Confconsumatori, rimanendo al di sotto dei 20 giorni con saltuari picchi tra 20 e 25 negli anni 2019, 2020 e 2021. E per Acqualatina se c’è stato il contenimento del disservizio è grazie alle attività messe in atto per fronteggiare il fenomeno, sia dal punto di vista tecnico che amministrativo. Innanzitutto con il potenziamento delle sorgenti di Capodacqua e Mazzoccolo che sono le principali fonti di approvvigionamento nel Sud pontino, con il collegamento della rete di Minturno alla sorgente di Cellole,in provincia di Minturno, in grado di fornire al Sud Pontino tra i 160 e 200 litri al secondo in più di acqua potabile in via emergenziale e, inoltre, con la realizzazione del campo pozzi in località “25 Ponti” di Formia potendo già fornire circa 100 litri al secondo in via emergenziale. Quattro pozzi sono attivi cui si affiancheranno altri due con la disponibilità di ulteriori 200 litri al secondo. Acqualatina ha annunciato la progettazione di un collegamento tra la sorgente Selva Vetere di Fondi e quella di Mazzoccolo di Formia. La connessione, che avrà una lunghezza di circa 23 chilometri e mezzo, richiede un investimento stimato di oltre 18milioni di euro e prevede una portata aggiuntiva di circa 500 – 600 litri al secondo da destinare in via emergenziale a tutto il Sud Pontino”.