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Formia / La tradizione si ripete: accensione del ceppo natalizio in piazza Sant’Andrea a Trivio [VIDEO]

FORMIA – Neanche l’emergenza Covid, con le sue restrizioni e nuovi prescrizioni, è riuscita a fermare la Vigilia di Natale una delle tradizioni più longeve che si ricordino sul territorio del Golfo. Il clima era contrassegnato da un senso di legittima tristezza ma la vigilia di Natale nella frazione collinare di Trivio a Formia è tornato ad illuminarsi uno dei suoi simboli natalizi più belli e più caratteristici. Nella centralissima piazza Sant’Andrea, per il 161° anno consecutivo, è stato acceso il tradizionale ceppo natalizio, un’apprezzata ed infaticabile iniziativa rilanciata nel corso degli ultimi anni dal Centro Socio Culturale Trivio con il patrocinio del Comune di Formia.

Nonostante le limitazioni anti assembramento tantissimi cittadini hanno voluto presenziare all’accensione de “Gliu Foco in piazza” con la speciale colonna sonora del “Trio Popolare” (Maurizio, Antonella e Gabriele) e la degustazione delle zeppole triulesi, un autentico e prelibato antipasto del Veglione della Vigilia,preparate dalla massaie del borgo arunco. Ma è stato il parroco del paese, Monsignor Giuseppe Sparagna, il primo e più di tutti ad alimentare un senso di ottimismo in occasione dell’accensione con la contestuale benedizione del ceppo Natalizio. Arderà fino al giorno dell’Epifania a rappresentare un augurio di serenità e prosperità all’intera e laboriosa comunità triviese. Il ceppo servirà alimentare il fuoco del cammino un po’ tutti, degli adulti e, ancor di più, delle future generazioni e dei ragazzi di Trivio, chiamati, su iniziativa di Monsignor Sparagna, ad attingere dal grosso ceppo il fuoco per accendere piccoli lumini. E’ stata rinnovato un gesto introdotto da qualche anno per rafforzare e tramandare  il concetto di quanto questo fuoco simboleggi il focolare domestico, il trionfo della luce sulle tenebre, del calore sul freddo.

“Una tradizione quella dell’accensione del “Ceppo” che non vogliamo assolutamente perdere –ha sottolineato nell’intervista video allegata Luigi Saraniero, presidente del Centro Socio Culturale Trivio – perchè per noi “triviesi” non esiste miglior modo per farsi gli auguri di un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo. Non esiste altra occasione per valorizzare il nostro Borgo, farci conoscere, apprezzare e non solo. E poi è bello vedere come questa manifestazione comincia a farsi sentire anche fuori dal Borgo, visto che molte associazioni hanno accettato l’invito del Centro Socio Culturale Trivio a collaborare”.

L’accensione del Ceppo Natalizio a Trivio è stata ereditata da un’usanza ancora più antica, risalente al XII Secolo e diffusa in diversi paesi europei. Il capofamiglia con una particolare cerimonia di buon augurio bruciava nel camino di casa un grosso tronco di legno, che poi veniva lasciato ardere anche nelle successive  dodici notti sino all’Epifania: i resti del ceppo venivano poi conservati, in quanto si attribuivano loro proprietà magiche – si credeva che favorissero il raccolto, l’allevamento, la fertilità delle donne e degli animali e la salute e che proteggesse dai fulmini -spesso venivano riutilizzati per accendere il ceppo dell’anno successivo.

 

 

 

 

INTERVISTA video Luigi Saraniero, presidente centro sociale culturale Trivio e Monsignor Giuseppe Sparagna, parroco di Trivio

 

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