GAETA – Manca l’ufficialità – che arriverà dalla Regione Lazio nei prossimi giorni – ma sarà ulteriormente arricchita con l’istituzione di due innovativi indirizzo di studi l’offerta formativa e didattica dell’istituto di istruzione superiore “Giovanni Caboto” di Gaeta. La proposta era stata varata dall’ultima seduta del consiglio provinciale prima dell’elezione della nuova assemblea in coincidenza dell’elezione a presidente del sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli. Era stato approvato, di fatto, il piano di dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2022-2023 contenente le proposte avanzate dai singoli Comuni pontini e dalla Provincia per gli istituti comprensivi e superiori del territorio. Si tratta di uno strumento importante attraverso il quale gli Enti Locali propongono, con cadenza annuale, l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole ma anche per razionalizzare e migliorare la rete scolastica,
Per l’IISS “Giovanni Caboto” la direzione scolastica della Regione e l’ufficio scolastico Regionale per Lazio sono chiamati a istituzionalizzare, in concomitanza dell’inizio dell’anno scolastico 2022-23, un corso Serale con indirizzo “Trasporti e Logistica” e quello professionale Pesca Commerciale e Acquacoltura.
Dell’attivazione di questi nuovi indirizzi di studio, che potrebbero creare nuove prospettive occupazionali e favorire avanzamenti di carriera, ne parla nell’intervista video allegata l’attiva dirigente scolastica del “Giovanni Caboto” di Gaeta , la professoressa Maria Rosa Valente. Da anni alla guida di uno degli istituti nautici più antichi e apprezzati d’Italia,la preside Valente specifica come al corso serale per i “Trasporti e la logistica” vi potranno partecipare, per esempio, ex capitani o ex macchinisti , quelli, per intenderci, dotati dello status di “Caim”, conduzione di impianti apparati marittimi.
L’acquacoltura è un settore cardine della blue economy e sul territorio di Gaeta e del sud pontino è molto influente sul piano economico ed occupazionale. Questo nuovo richiesto indirizzo di studio è in grado di professionalizzare il comparto – ha specificato la professoressa Valente – che, se disciplinato, può dare ulteriormente importanti risposte di natura occupazionale e preservare l’ambiente in cui opera.
“L’idea di ospitare questo indirizzo di studio – rivela la preside Valente – è nata quando alcune organizzazioni sindacali ci hanno chiesto la nostra ospitalità per organizzare un momento di formazione per gli operatori del settore dell’acquacoltura. Con i nostri più stretti collaboratori ci siamo posti subito il problema: perché non deve essere la scuola ad adempiere a questo compito? Il nostro slancio è aumentato nel momento in cui abbiamo capito che anche qui a Gaeta la domanda di nuove proposte di lavoro è elevata ma c’è bisogno di affiancarla con la dovuta formazione. La stagione dell’improvvisazione o del ‘fai da te’ è terminata”
La preside del “Giovanni Caboto” affronta nell’intervista una tematica purtroppo irrisolta che per il plesso di piazza Trieste è un pesantissimo fardello: quello dell’edilizia scolastica. Il Nautico è la realtà scolastica più popolosa dell’intero sud pontino che deve operare in ambienti sottostimati. La professoressa Valente, a tal riguardo, ha annunciato che il 7 gennaio riaprirà la succursale nella vicina via Piave chiusa per motivi strutturali e di sicurezza per la mancata realizzazione (da anni) dei minimi interventi di riqualificazione e di sistemazione. Gli studenti hanno (a ragione) alzato la voce e così che l’ente proprietario del nautico, l’amministrazione provinciale, ha aperto il cantiere che sarà chiuso in concidenza della conclusione delle vacanze natalizie.
“La soluzione ottimale – taglia corto la preside Valente – sarebbe quello di realizzare a Gaeta un campus scolastico in cui concentare tutte le scuole medie superiori. Mi rendo conto che questo è un sogno che deve rimanere ancora nel cassetto. In alternativa la Provincia può intervenire subito e ottimizzare gli spazi che abbiamo a disposizione. Gli interventi da realizzare sono davvero minimi e così facendo, ne beneficeranno le famiglie e gli studenti che ora sono costretti a stare a scuola sette ore al giorno”
La professoressa Valente termina l’intervista aprendo una ferita ancora sanguinante: la conclusione nel corso del 2021 dell’esperienza formativa e professionale del veliero “La signora del Vento”. Dopo l’incidente noi come scuola ce l’abbiamo messa davvero tutta per recuperare il veliero danneggiato” – ha concluso la dirigente dell’istituto nautico di Gaeta. Purtroppo tante altre istituzioni evidentemente gli hanno voltato le spalle e non hanno mantenuto fede ad alcune promesse. Ma piangere sul latte versaro non serve più a nulla.
INTERVISTA video Maria Rosa Valente, dirigente scolastica Iis “Giovanni Caboto” Gaeta