GAETA – Nell primo pomeriggio di giovedì 30 dicembre tre rocciatori di nazionalità svizzera sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera di Gaeta dopo aver chiesto aiuto. I tre, infatti, avventuratisi per una scalata del versante esposto a mare del Monte Orlando, nei pressi della “Montagna Spaccata”, nella mattinata a pomeriggio inoltrato sono rimasti bloccati sulla scogliera sovrastante la cosiddetta “Grotta del turco”, tra il mare e la parete rocciosa. Temendo per la propria incolumità nell’eventualità in cui, una volta intrapresa la risalita, fossero stati sorpresi dall’arrivo del buio pomeridiano, hanno contattato il numero d’emergenza 1530 della Guardia Costiera.
Immediatamente la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Gaeta ha disposto l’invio della motovedetta CP856, che giunta prontamente sul posto ed individuati i tre malcapitati, si è avvicinata con non poche difficoltà, stante la presenza in zona di numerosi scogli sommersi e semisommersi caratteristici di quel tratto frastagliato di costa, ha provveduto al recupero a bordo ed al successivo trasferimento a terra dei rocciatori, in luogo sicuro, nei pressi della banchina “Caboto”, antistante la sede della Capitaneria di porto.
Nonostante il felice esito della vicenda, conclusasi nel giro di meno di trenta minuti grazie alla tempestività dell’intervento ed alla perizia dell’equipaggio del mezzo militare, la Guardia Cositera coglie l’occasione di ricordare che il tratto di costa tra Monte Orlando e Monte a Mare e l’antistante specchio acqueo per una distanza di 50 metri dalla costa, è interessato da due distinti provvedimenti di interdizione permanente, rispettivamente del Comune di Gaeta (Ordinanza n. 78/2015) e della Capitaneria di porto di Gaeta (Ordinanza n. 38/96) causa il perdurante pericolo di frana collegato ai processi di erosione della costa